Cordenons e San Vito travolti dalle divisioni

UDINE. Come quelli di Pordenone anche i cittadini di Cordenons (18.203 abitanti) e San Vito al Tagliamento (15.011) potranno essere chiamati due volte al voto, non ci fosse un verdetto definitivo al primo turno. Soluzione probabile vista la spaccatura da una parte del centrodestra, dall’altra di entrambi gli schieramenti principali. A Cordenons la partita è particolarmente affollata: in nove, fino all’ultimo, sono andati a caccia delle firme. A centrodestra, vista la mancata ricandidatura del sindaco uscente, il leghista Mario Ongaro, ci si è divisi dopo il veto leghista su due nomi forzisti, il coordinatore locale Riccardo Del Pup e il capogruppo consiliare Loris Zancai. La spaccatura è stata feroce. La Lega Nord farà scendere in campo il suo segretario cittadino, attuale assessore all’Urbanistica, Andrea Delle Vedove. Con lui anche la lista Il Popolo della famiglia e due fuoriusciti azzurri, gli ex assessori Andrea Serio e Mauro Baletti, in pista con Forza Cordenons, mentre Forza Italia schiererà proprio Zancai. Della spaccatura sull’altro fronte cercherà di approfittare un centrosinistra invece unito sul segretario Pd di Cordenons, Gianni Ghiani, sostenuto anche dalle civiche Sinistra in Comune e Cittadini per scegliere insieme. Più a sinistra, con la civica Cordenons in movimento, ci sarà Flavia Valerio, membro ventennale del direttivo della Rsu Fiom in Elextrolux. A completare il quadro sono l’ex assessore e consigliere uscente del Misto Cesare De Benedet, espressione della lista Ordine, sicurezza e legalità, Silvio Lena, attivista del Sun (Sempre uniti per il Nord), Giuseppe Netto (Fides) e Claudio Sacilotto (Vox vestra-La vostra voce). Non manca il Movimento 5 Stelle che, dopo aver atteso il via libera a livello centrale per la certificazione della lista, ha ufficializzato il consigliere uscente del Misto (eletto nel 2011 con il Pdl) Gianpaolo Biason, che già mesi fa aveva rivolto una richiesta d’aiuto ai grillini per un cambiamento radicale. Un appello al quale aveva risposto la consigliera regionale Eleonora Frattolin.
A San Vito, la divisione tocca anche il centrosinistra. A causa del mancato accoglimento da parte del Pd della richiesta di primarie, quell’area ha finito con l’esprimere due candidati sindaci: l’uscente Antonio Di Bisceglie (Pd, Progetto insieme e Sinistra per San Vito) e l’attuale vicesindaco Tiziano Centis (Cittadini e Alternativa Comune). Ai nastri di partenza di una corsa a quattro ci sono poi Valerio Delle Fratte (Amo San Vito) e Florio Testolin (Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Nord), l’ex comandante, per 22 anni, della locale stazione dei carabinieri, in pensione dallo scorso dicembre. Tra le curiosità, l’assenza dalle liste, per la prima volta dagli anni Settanta, dell’assessore Luciano Piccolo e del consigliere regionale Gino Gregoris. (m.b.)
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