Cormons passa la “grana” vigili a Gorizia

CORMONS. Ogni Comune si doterà di uno sportello in grado di rispondere a tutte le specifiche richieste del cittadino sul tema-Uti. È una delle decisioni prese nel corso dell'ultima assemblea dell'Unione Territoriale che comprende i Comuni della Destra Isonzo, ed è forse quella che gli abitanti di questa parte di provincia potranno sentire come più vicina alle loro esigenze: tanti infatti i dubbi e le domande che in questi mesi assillano i residenti su queste Uti partite a singhiozzo, e che stanno cercando di districarsi tra meandri burocratici irti di complicazioni. Figurarsi per il cittadino, che si trova costretto - in questa fase di transizione - a non capire bene quali servizi siano ancora in capo ai Comuni e quali siano passati alle Uti. Ecco che quindi le amministrazioni comunali hanno trovato un accordo: ognuna delle municipalità dovrà dotarsi di un ufficio atto a rispondere alle domande ed alle richieste dei propri residenti in merito al tema-Uti. La questione è stata decisa dall’assemblea dell'Unione Territoriale, che ha anche stabilito come dal prossimo primo luglio passeranno sotto la gestione Uti due servizi molto importanti come la polizia locale ed il commercio/attività produttive. Saranno così il quinto ed il sesto settore a lasciare i Comuni dopo quello sulla presentazione dei progetti europei (in Uti dal gennaio 2016), il catasto e la pianificazione di Protezione civile (dal luglio 2016) e quello socio-assistenziale (gennaio 2017).
Per Cormons la novità in vista da luglio non sarà di poco conto, considerando le polemiche delle ultime settimane sull'argomento polizia municipale e le valutazioni dei quattro agenti. E chissà se è un caso che a gestire il passaggio di questo settore dai Comuni all'Uti in questi mesi sia stato il sindaco di Cormons Luciano Patat: «Confermiamo, dal primo luglio prossimo la polizia municipale sarà gestita dall'Uti e non più dal Comune - afferma - e tutto farà capo al comando di Gorizia, che gestirà anche i servizi di videosorveglianza e tutta la supervisione del lavoro degli agenti municipali. Il territorio della Destra Isonzo sarà comunque diviso in tre sotto-ambiti per quanto riguarda sia la polizia locale che il commercio: Gorizia e circondario, Cormons e circondario, Gradisca e circondario. Tre aree operative che avranno anche delle ricadute pratiche: un agente residente in uno di questi Comuni sarà impiegato sul territorio in cui vive, per ottimizzare impiego e spese. È chiaro, faccio l'esempio, che se un vigile vive a Gradisca, avrà più comodità a timbrare quotidianamente il cartellino nella città in cui abita e che conosce bene, piuttosto che ad essere impiegato su altre zone della provincia». Restano però ancora molti i nodi da sciogliere sul tema-Uti: i dipendenti destinati a gestire questo ente, ad esempio. Oggi, infatti, sono impegnati a tempo pieno su questo fronte solamente i tre lavoratori provenienti dalla Comunità Montana. «È chiaro che serve altra forza lavoro in tal senso per gestire una realtà territoriale che al momento fa leva anche sull'impiego part-time di altri dipendenti del Comune di Gorizia impiegati su questo fronte - conferma Patat - la macchina intera insomma deve ancora partire a pieno regime: e in quest'ottica fondamentale sarà la scelta da parte del presidente dell'Uti, ossia il sindaco di Gorizia, di un direttore generale che guidi in senso letterale l'intera struttura. La speranza è che questa figura sia individuata prima dell'arrivo dell'estate». Anche qui, però, c'è un problema: tra maggio e giugno ci sono le elezioni, ed in ogni caso il primo cittadino di Gorizia (così come quello di Cormons) cambierà. Essendo la nomina del direttore fiduciaria, si rischia di avere un direttore generale nominato da un sindaco che pochi giorni dopo non sarà più tale.
Matteo Femia
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