Cosolini: «Speriamo che il governo capisca...»

Sindaco Cosolini, c’è rischio di non poter riaprire gli asili. Ricordo che i servizi educativi a Trieste hanno una tradizione di qualità riconosciuta, e due specificità: i ricreatori (altrove...

Sindaco Cosolini, c’è rischio di non poter riaprire gli asili.

Ricordo che i servizi educativi a Trieste hanno una tradizione di qualità riconosciuta, e due specificità: i ricreatori (altrove inesistenti) e il 75% delle scuole per l’infanzia a carico del Comune. E a questa storia noi teniamo, anche per il futuro.

Ma la legge vi blocca.

La sentenza della Corte costituzionale cancella una norma evidentemente fatta male, tuttavia è un macigno pesante. Volevamo stabilizzare oltre 200 precari, che lavorano nel settore da anni, lo meritavano. A oggi, non solo non possiamo assumerli, ma nemmeno riprenderli a tempo determinato.

Resteranno disoccupati?

Rischiamo di dover appaltare all’esterno i servizi educativi. E di vedere queste persone lavorare per le cooperative. Una brutta conclusione. Perché non stiamo parlando di manutenzioni, di lavori edili, ma di servizi per i bambini. Che devono restare un patrimonio pubblico.

Si troverà una soluzione, o la cruna dell’ago è stretta?

Noi e la Regione faremo tutto il possibile. Speriamo che il governo capisca. Anche perché se dovesse dare questi servizi al posto nostro se li dovrebbe pagare. Spenderebbe lo Stato, non il Comune, per le scuole materne.

Quanto spende il Comune?

La spesa è di 19 milioni all’anno. Dallo Stato ne riceviamo solo 3. E diamo servizi che sarebbe lo Stato a dover garantire. Dunque gestendoli localmente consentiamo, allo Stato, di risparmiare. Se non ci consente più di occuparcene, allora se ne faccia carico.

Vuol dire che se non sarà ripristinata la situazione occupazionale ed economica si aprirà un nuovo contenzioso?

Se non saremo messi in condizione di gestirle, passeremo le scuole materne allo Stato. (g. z.)

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