Crea protagonista del varietà e Merkù imita Nichi Vendola
Serata “PerBacco Nait” al Cafè Rossetti, tra gag , risate e nuovi personaggi

Dai ruoli drammatici delle fiction tv come “La coscienza di Zeno” , dalle soap opera più seguite come “Vivere” alla comicità di “Zelig”. E stasera sul palco del cafè Rossetti. Ospite di “PerBacco Nait. Incontri a quattrocchi e due calici con Andro Merkù” alle 22 sarà l'attore, autore e regista Marcello Crea, che assieme al popolare conduttore e imitatore e accompagnato dal maestro Livio Cecchelin, darà vita a un colorato varietà, tra gag, imitazioni e musica. Molte le sorprese in programma, tra cui un'imitazione nuova di zecca di Merkù: Nichi Vendola.
Crea, diplomato all'Istituto d'arte drammatica di Trieste e vincitore del Premio Internazionale “Attori in cerca di autore”, è uno dei tanti figli di San Giusto che ha fatto strada fuori Trieste. Su Rai 2 è apparso ne “La coscienza di Zeno”, “Appuntamento a Trieste” e “I soliti ignoti venti anni dopo” e ha scritto e interpretato lo sceneggiato tv di Rai3 “Uno strumento per una voce sola”. In veste comica ha scritto e interpretato “Canto recito non ballo” con il cast di Colorado Cafè.
«Daremo vita alla mia riproposizione del varietà, portato in scena con lo spettacolo “Atmosfere d’avanspettacolo” (prodotto dalla Nuova Compagnia di prosa) », spiega Crea. «Dopo le belle esperienze allo Zelig ho pensato di riproporre una vecchia passione, il varietà, quello che deriva dal cafè chantant, rispettando i canoni di una volta: il comico, la soubrette, le danzatrici del ventre. E, naturalmente, l'ospite d'onore. Ho avuto la fortuna di poter lavorare a lungo con Gigi Sabani che in molte repliche teneva la scena per trenta minuti come solo lui sapeva fare. Dopo molte rappresentazioni in regione, avremmo dovuto debuttare a Cento per una tournée nazionale. La locandina era già pronta, ma...».
«Dopo un anno di limbo seguito alla sua scomparsa, ho ricominciato a macinare idee e nell'ultima edizione ho avuto come guest star Enrico Beruschi. Ho lavorato spesso anche con Adriana Russo, che ricordavo ne “La sberla”, bravissima e spiritosa a prestarsi a interpretare il ruolo della soubrettina. Oggi riproporrò i pezzi nati a Zelig: quando ti trovi nel tempio del cabaret e sei a contatto con Gino e Michele scrivere testi è più facile. Ma mi farà piacere anche ripresentare gli sketch con Merkù, che ha una peculiarità che non sa di avere: è il classico fantasista che nel varietà sa fare bene tutto, spalla, comico imitatore». Quanto all'esperienza a Zelig «alcuni anni fa ho seguito i laboratori e mi sono esibito in varie serate. Ma oltre ai monologhi ho presentato anche uno spettacolo intero. Incuriositi da un mio numero che aveva fatto sbellicare la sala (quello sui tic e le manie dell'attore italiano tipico, un po' sopra le righe) e saputo che era tratto dallo spettacolo “Meglio il fumo che l'arrosto” Gino e Michele mi hanno fissato una data: in cartellone venivo dopo Ficarra e Picone... Più che un comico mi considero però un attore prestato alla comicità: cerco di adeguarmi a tutti i ruoli, studiando continuamente. Da vari anni poi tengo corsi di dizione e recitazione aperti a tutti all'edificio h3 dell'Università: ho avuto la soddisfazione di essere contattato dal Sistina di Roma che mi ha chiesto due allievi per cinque repliche del musical più importante d'Italia, “Aggiungi un posto a tavola”». E in cantiere, ci sono le trasposizioni cinematografiche delle sue sceneggiature “Come fosse l’ultimo” (testo teatrale scritto con Paolo Magris ed edito da Garzanti) e “Meglio il fumo che l’arrosto”.
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yyDomani, alle 18, Alessandro Baronciani, uno dei più originali giovani illustratori e fumettisti italiani, sarà alla libreria Lovat di viale XX Settembre per presentare il suo "Le ragazze nello studio di Munari" (Black Velvet, 2010): un libro che, già dalla sua ideazione, si presenta come un tributo all’ultimo grande artista del secolo scorso. In questo volume la passione per le opere di Bruno Munari si confonde tra le citazioni e gli “effetti speciali” della cartotecnica, per dare al lettore un’inedita esperienza di lettura e un originale coinvolgimento visivo e narrativo.
L’autore, 30 anni, lavora tra Milano e Pesaro come art director, illustratore e grafico pubblicitario.
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