Cricket indigesto ai residenti: «L’area è per i nostri ragazzi»

Loro il campo da cricket non lo vogliono. Il giardino di via Portorosega, nel rione Enel, è un’area pubblica, obbiettano. Un’area comunale, della comunità tutta. Fruibile da tutti i cittadini. Insomma, il progetto ventilato dal vicesindaco Omar Greco ha sollevato forti perplessità e numerosi interrogativi da parte dell’Associazione Rione Enel, il cui direttivo, come preannuncia il suo presidente Adriano Bernardel, «si riserva eventuali azioni, ai fini della regolarità di questo intervento». Ma ciò che non va proprio giù all’Associazione Rione Enel è il fatto che di questo progetto la comunità non è stata messa al corrente. «Avremmo gradito - osserva infatti Bernardel - che l’amministrazione comunale ci avesse coinvolto, informandoci sulle proprie intenzioni».
Il presidente, come riferisce, appresa la notizia del progetto dedicato al gioco del cricket, una passione coltivata dalla comunità bengalese al pari del calcio in Italia, ha provveduto a chiedere delucidazioni al sindaco Silvia Altran.
«Il primo cittadino - spiega Bernardel - mi ha risposto che si tratta di un progetto ancora in embrione e che verremo informati degli effettivi sviluppi. Nel frattempo, però - aggiunge -, abbiamo notato sopralluoghi tecnici nell’area del giardino pubblico di via Portorosega e l’arrivo dei ragazzi bengalesi. Non vorremmo trovarci di fronte a fatti compiuti». Il presidente dell’Associazione Rione Enel pone un’altra questione: «Perché utilizzare un’area pubblica, con la prospettiva che possa diventare un vero e proprio campo da cricket omologato? Eppure, il sindaco Altran mi ha parlato del fatto che l’area verrebbe messa a disposizione da Fincantieri. I conti, a questo punto, non tornano».
Di fatto, l’idea di veder trasformare il giardino comunale in un terreno da gioco per il cricket non piace. Né piace la prospettiva di «veder innalzarsi le reti attorno all’area pubblica, appannaggio dei lanci delle palline da cricket. Si tratta di un’area pubblica nata come campo da calcio, ancora in gestione delle società di calcio - osserva Bernardel -. Come tale, dovrebbe essere mantenuta, a disposizione e nella fruizione di tutti. Se invece diventerà una zona omologata al cricket, non sarà più fruibile a nessuno, nè si potrà giocare a calcio. E con quali risorse, poi, si vuole portare avanti questo progetto?». Bernardel, quindi, auspica e confida che l’amministrazione comunale faccia chiarezza e, soprattutto, «coinvolga anche la comunità del rione Enel». Il vicesindaco Omar Greco, da parte sua, ha dichiarato che «da molti anni si parla della costruzione di un campo da cricket», aggiungendo: «Se si parla di processo di integrazione, bisogna poi tradurlo in atti concreti». Il Comune, come ha riferito Greco, ha chiesto la disponibilità di Fincantieri ad accogliere la sezione Cricket all’interno del Circolo, mentre sono stati avviati i primi incontri con la Federazione Cricket Italiana, che ha eseguito un sopralluogo nell’area di via Portorosega, ritenendola congrua ad ospitare un campo omologato.
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