Dal 2009 altri quattro raid al punto vendita da parte di ladri armati di coltello o rivoltella

Prima dell’episodio di ieri, il punto vendita di via Paisiello 2 era stato rapinato già altre quattro volte negli anni scorsi, quando si chiamava Cad. Il 21 dicembre del 2009 l’incursione con un coltello da macellaio da parte di un bandito con il volto coperto da un passamontagna. Aveva estratto l’arma dal giaccone e l’aveva puntata verso la titolare: «Dammi i soldi» le aveva intimato. Alla fine l’uomo se n’era andato dopo pochi minuti dal negozio con un bottino di circa mille euro, tutto il denaro che c’era in cassa. Il rapinatore col coltello da macellaio era poi tornato a colpire allo stesso Cad nella serata del 17 febbraio successivo, portando via 400 euro. In quell’occasione aveva addirittura appoggiato l’arma al collo della negoziante. Poi era sparito nel nulla, come a dicembre. A febbraio del 2011 un’altra rapina: Max Favot aveva tentato di assaltare il Cad di via Paisiello, armato di coltello e con un passamontagna calato sul volto per spaventare la cassiera e arraffare l’incasso. Dentro al negozio però c’era un carabiniere. Dopo un breve inseguimento Favot era stato raggiunto dal militare dell’Arma: c’era stata una colluttazione e alla fine il malintenzionato era stato immobilizzato per poi essere arrestato. Infine, a maggio del 2016, due banditi - uno era armato di pistola - avevano fatto irruzione nel punto vendita, riuscendo a sottrarre 700 euro. I rapinatori erano fuggiti, ma le successive indagini li avevano identificati: Jacek Gwarda e Cristian Bertotto Martini erano stati così raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare.
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