De Amicis, debutta il doposcuola Chiesto un contributo ai genitori

Sperimentalmente, ma si parte. La petizione sottoscritta lo scorso anno dai genitori ha sortito i suoi effetti: debutta mercoledì 9 ottobre il progetto di doposcuola per prime e seconde classi della primaria Edmondo De Amicis di Staranzano, che dopo essersi piazzato al 23° posto in graduatoria su 108 piani approvati ha raccolto anche un finanziamento regionale di 10 mila euro.
Non sufficiente, però, a coprire del tutto il servizio, articolato su due giornate di attività pomeridiana – al mercoledì e giovedì dalle 13.05 alle 15.35 – sicché alle famiglie viene richiesto, oltre al costo del pasto in mensa (5 euro), un contributo ulteriore di 3 euro al giorno, anche in caso di assenza. Dunque circa 64 euro mensili. In questo modo, però, i nuclei con mamma e papà entrambi occupati e indisponibilità di figure terze per l’accudimento dei minori, come i nonni, potranno ottenere l’aiuto auspicato. Infatti i due rientri vanno ad aggiungersi al terzo incardinato nel calendario d’istituto per coprire tutta l’attività didattica, dal momento che al sabato la primaria è chiusa.
Il doposcuola è stato affidato a due educatori di Benkadì, l’associazione culturale sorta nel 2004 in paese, dove ha aperto anche una bottega di commercio equo e solidale, proprio di fronte al municipio. Lo rende noto l’assessore all’Istruzione Michele Rossi, dopo aver “ereditato” il progetto dalla collega di giunta che nel primo mandato Marchesan reggeva il referato, vale a dire Serena Francovig. Era stata lei a seguire l’iter per l’ottenimento dei contributi pubblici (Bando 2019 associazionismo delle famiglie Friuli Venezia Giulia), assieme al Comitato genitori comprensivo Staranzano e all’associazione “Figli di tutti” che già promuove un doposcuola per bambini dalla terza elementare fino alle medie, presieduta da Chiara Nicassio e con all’interno anche l’ex candidato sindaco Giovanni Dean. «È stato il mio primo “regalo” per il neoassessore all’Istruzione Rossi questo bel progetto finanziato con 10 mila euro», commenta Francovig, ora reggente, tra le altre deleghe, le Politiche sociali.
Ma cosa faranno i bambini in questi due rientri? «Tratteranno temi a carattere ambientale, come per esempio la differenziata», replica Rossi, il quale sottolinea anche il buon andamento delle pre-iscrizioni al doposcuola (c’è ancora tempo fino a mercoledì) «con 17 famiglie già aderenti su un tetto massimo di 25 bambini, all’interno del quale sarà data priorità agli alunni delle prime classi». La scuola distribuirà i moduli. «Si tratta – schiarisce sempre l’assessore all’Istruzione – di un progetto più ampio che prevede anche un ciclo di conferenze sulla genitorialità, una biciclettata con i Bisiachi in bici e l’avvio del pedibus a Staranzano». Quanto ai costi «purtroppo i 10 mila euro di contributo regionale non riusciranno ad assorbire tutte le spese del progetto ed è stato richiesto un contributo alle famiglie anche per la copertura assicurativa dei bambini, non rientrando per ora nel pof».
Il progetto interessa quattro classi e al termine dell’anno scolastico assessore e giunta tireranno una riga sull’esperienza per trarne un bilancio e vedere se e come proseguire, fermo restando che da parte delle famiglie l’esigenza del doposcuola è evidentemente sentita. Del resto, anche il Partito democratico, nel suo programma elettorale per le amministrative dello scorso maggio aveva inserito l’attività come un punto da onorare in caso di riconferma, come poi avvenuto, del sindaco Riccardo Marchesan. –
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