Debutto con polemica per la nuova giunta

TURRIACO. Debutto del nuovo sindaco Enrico Bullian e del Consiglio di Turriaco segnato da polemiche, lunedì sera. Dentro e fuori l’aula. Il candidato sindaco della lista Paese in Comune e consigliere di minoranza, Massimo Masat, ha attaccato a più riprese sindaco e maggioranza sui costi della politica, chiedendo di rendere conto dell’impegno elettorale che «la giunta di 5 componenti sarebbe costata come una di tre». L’ex vicesindaco della giunta Brumat, Mario Schiavon, a margine della riunione ha denunciato un piccolo “giallo”: l’assenza della Filarmonica all’insediamento del nuovo sindaco. «La banda ha sempre accompagnato l’insediamento - ha detto -. È una tradizione che è sempre stata rispettata, a prescindere dall’appartenenza politica. Mi chiedo il perché di questa assenza e se non sia dettata da uno schierarsi che fa male a Turriaco. Lo dico con un sincero dispiacere». In aula, invece, già l’argomento delle dimissioni da consigliere di due assessori, Carla De Faveri e Paola Spanghero, e la surroga con i primi dei non eletti di Pd e LiberaMente ha innescato l’intervento di Masat sulle scelte operate dalla nuova amministrazione per il contenimento dei costi della politica. Consistenti, ha ribattuto il sindaco Bullian, ribadendo che «tutti gli assessori hanno ridotto le loro indennità e rinunciato alla maggiorazione spettante per legge. Per l’ente è un risparmio di oltre 70mila euro in 5 anni», ha detto. Masat ha, però, osservato che l’impegno di ridurre i costi per renderli pari a quelli di una giunta da tre componenti non è stato rispettato. «In ballo ci sono 40 euro in più al mese», ha detto, chiedendo al sindaco quali azioni intenda compiere per non tradire la promessa fatta agli elettori. «Abbiamo agito a fronte a un dato storico di spesa - ha detto Bullian - ed effettueremo una verifica».
All’esame dei capigruppo il sindaco s’è impegnato a portare la proposta avanzata da Masat di far confluire in un fondo la riduzione del 30% delle indennità e i gettori di presenza di tutti i consiglieri. Il fondo, per Masat, dovrebbe essere gestito in modo paritetico da maggioranza e minoranza, che dovrebbero decidere assieme i progetti di rilevanza sociale cui destinare le risorse. Il sindaco ha poi presentato la sua squadra e illustrato le linee del mandato, su cui la minoranza s’è astenuta nella votazione. Masat ha però invitato sindaco e amministrazione, in tema di lavoro, a non ritenersi esclusi a priori da una necessità di confronto con Fincantieri, la cui presenza è determinante non solo per Monfalcone.(la.bl.)
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