Decine di vie disastrate in tutti i rioni

La manutenzione sarà possibile solo in pochi casi. Salta la ripavimentazione di via Roma e via 9 Giugno. Disagi destinati a continuare. Inutili proteste per lo stato di via Volta
Il centro, almeno in parte, si è rifatto il look ed è quindi degno di questo nome, ma molte strade e soprattutto marciapiedi di Monfalcone sono in condizioni a dir poco disastrose e rischiano di rimanerlo ancora per un bel po’. Tra le proteste e il rischio di cadute per i cittadini. Il blocco dei mutui imposto al Comune dal Patto di stabilità ha di fatto congelato opere di viabilità per quasi 3 milioni di euro, rischiando di rinviare ancora più in là nel tempo il rifacimento di vie al momento non incluse in alcun programma di interventi. Nonostante la situazione pessima e più volte denunciata dai residenti della zona per la sua pericolosità, via Volta non risulta nelle priorità dell’ente locale, come del resto anche la vicina via Galilei, i cui marciapiedi sono a tratti impercorribili.


Non esistono programmi precisi del resto nemmeno per i marciapiedi di via Mazzini, in alcune zone a vero e proprio rischio di estinzione, o per quelli di via Parini, due strade che sono appena oltre il salotto buono della città. L’elenco può includere senza difficoltà anche il lato di via della Marcelliana su cui si affacciano le abitazioni, mentre quello su cui insiste il deposito dell'Iris è in splendida forma. Il quasi totale azzeramento della possiblità di contrarre mutui da parte dell’ente locale rallenterà comunque gli interventi già programmati e prossimi a partire. Come quelli che avrebbero dovuto risolvere i problemi di viabilità aperti da tempo nel rione di via Romana.


I 600 mila euro da coprire appunto con mutuo sarebbero dovuti servire a rifare completamente le vie Asquini, Smareglia, Vergerio, Sorgente, delle Vigne, Redentore. Un mutuo da altri 600 mila euro avrebbe dovuto sostenere i lavori di restyling di via 9 Giugno, nel tratto compreso tra via del Rosario e via Bixio, via Roma, tra via Duca d’Aosta e via Garibaldi, e salita Granatieri. Solo quest’ultimo intervento, necessario per completare la riqualificazione di piazza della Repubblica, sarà realizzato e con costi decisamente inferiori.


Il rispetto del Patto di stabilità farà saltare però soprattutto buona parte dell’operazione più consistente della viabilità, per cui era stata prevista una spesa di 1,7 milioni di euro, da coprire appunto con mutuo. La progettazione preliminare, fermatasi a questo punto in attesa di certezze sulle fonti di finanziamento, comprendeva fra l’altro la risistemazione di via 4 Novembre, dando così continuità alla riorganizzazione di largo Anconetta, e di via Manzoni, dove i marciapiedi sono pure quasi del tutto scomparsi.


L’elenco includeva anche una serie di strade nel rione di largo Isonzo, come le vie Mantegna, Tintoretto, Raffaello Sanzio, Tito Livio e vicolo Aquileia e i marciapiedi di via Gioberti, via 25 Aprile, via San Francesco, Ponziana e Sant’Antonio (quest’ultima ancora nel rione di via Romana). Erano previsti infine «rattoppi» in via Mazzini, nel tratto compreso tra via 25 Aprile e via Don Fanin, i cui marciapiedi sono in condizioni a dir poco vergognose.


Un discorso a parte merita via Primo Maggio, di cui l’amministrazione comunale ha pure programmato il rifacimento del manto stradale e dei marciapiedi, sempre da sostenere contraendo un mutuo da 400 mila euro. L’ente locale sembra però sperare di potercela fare in questo caso, nonostante il Patto di stabilità, appellandosi alla situazione d’urgenza creata dai lavori per la realizzazione del sottopasso di San Polo. Insomma, Patto di stabilità o no, i monfalconesi dovranno continuare, ancora a lungo, a prestare attenzione a dove mettere i piedi per evitare cadute in molte strade di Monfalcone.


l. b.
Argomenti:degrado

Riproduzione riservata © Il Piccolo