Di scena il Circo al festival “Insolita normalità”

Si rinnova l’iniziativa teatrale che vede protagonisti attori professionisti e dell’Anffas

La vita è come un circo. Sa divertire, entusiasmare, sorprendere. Ma anche commuovere. Fa riflettere e incuriosisce. È sempre la stessa, ma cambia in continuazione.

Attorno questa metafora, decisamente azzeccata, ruoterà quest’anno il tradizionale e al solito molto atteso Festival Internazionale dell’Insolita Normalità, l'evento pensato in memoria di Federico Paulin e arrivato nel 2014 alle sua quinta edizione.

L’appuntamento è per questo pomeriggio, a partire dalle 18. Come al solito ad organizzarla e promuoverla sono Anffas e Lions Club di Gorizia con il patrocinio del Comune, e ha per protagonisti gli utenti disabili e gli operatori del centro diurno Anffas, come sempre coordinati e guidati dall'instancabile Lorella Pagotto.

Diverse, però, sono le novità dell’edizione 2014. Dalla location, che sarà questa volta il teatro Bratuz di viale 20 settembre, alle collaborazioni: assieme alla Fondazione Carigo, ecco l’Os Kozara di Nova Gorica, il gruppo sportivo “Sport per crescere” e gli artisti di “Circo all'incirca”. Come detto proprio il circo sarà il filo conduttore dello spettacolo – che avrà ingresso gratuito, con offerta libera a sostegno del centro diurno dell’Anffas di Gorizia -, che avrà Davide Perissutti e Andrea Tich come voci narranti. Gli artisti professionisti e quelli per pura passione dell’Anffas si cimenteranno in recite e brani teatrali, canti e danze, giochi d’abilità e momenti comici. Si parlerà di domatori “feroci”, e palloni, di danzatori e animali, di ladri e uomini forzuti. Insomma, tutti gli ingredienti tipici dello spettacolo circense, tra i più amati da grandi e piccini. «Tutti sono invitati a partecipare – dice Mario Brancati, presidente dell’Anffas – e ci auguriamo di vedere il teatro pieno. Il Festival vuol essere un modo per mostrare come sia possibile l'integrazione dei disabili nella società, attraverso iniziative e momenti che possono far cadere le barriere che ancor oggi resistono. Credo che la passione e l'impegno con cui i nostri ragazzi e i nostri operatori si preparano per tutto l'anno per questo evento meritino un grande applauso».

Marco Bisiach

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