Dipiazza 10 punti avanti in caso di ballottaggio

I dati choc del sondaggio Ipsos che misura anche l’interesse dei triestini sui grandi temi di attualità

«Se la macchina va a sbattere, anche se non sono al volante, penso sia meglio tirare il freno in tempo». Francesco Russo svela i risultati del sondaggio (798 interviste) commissionato e pagato di tasca sua alla Ipsos di Nando Pagnoncelli («La numero uno», secondo il senatore). «Vorrei evitare di consegnare la città dopo cinque anni senza colpo ferire al centrodestra che l’ha amministrata nei dieci anni precedenti», aggiunge Russo. Il sondaggio è impietoso. Roberto Cosolini perderebbe al ballottaggio con Roberto Dipiazza 54,3% a 45,7 (lo stesso dato di una rilevazione risalente ad aprile 2015). Non c’è partita con in campo l’ex sindaco (due mandati alla guida di Trieste) candidato di una parte o di tutto il centrodestra. E visto che il partito non ne parla ha deciso lui di mettere in piazza i dati shock e chiedere con urgenza la convocazione delle primarie. Per evitare una sconfitta matematica. «Ho dovuto farlo visto che preferivano chiudere gli occhi e non vedere una situazione che è sotto gli occhi di tutti». Si parte dal giudizio sull’opportunità della città metropolitana (risponde affermativamente il 59% del campione) e sulla riqualificazione del Porto Vecchio («molto o abbastanza utile» per il 71% degli intervistati), le due grandi battaglie che portano la firma del senatore dem. E il verdetto è senza appello sul mandato in corso: il 66% sostiene che il nuovo sindaco, chiunque sia, dovrà «cambiare radicalmente il modo di governare la città». Solo il 34% sostiene che c’è da «continuare l’operato del sindaco attuale». Un po’ poco per chiedere all’elettorato un secondo mandato. La domanda che più interessa è quella su «chi si è impegnato di più per Città metropolitana e Porto vecchio». Qui c’è un vero plebiscito di “risposte spontanee” per Francesco Russo (43%). Cosolini invece, sindaco in carica, ottiene un misero 16% battuto persino da Roberto Dipiazza (21%) che non si è proprio speso per la città metropolitana e il Porto vecchio.

«Non vedere la realtà è pericoloso. C’è uno scollamento per il quale in altre città il centrosinistra ha dato la parola ai cittadini», spiega Russo: «Da quando ho cominciato la mia attività parlamentare sono sempre stato pronto a cambiare l’immobilismo della mia città e della regione. Mi batterò con tutte le mie forze per evitare di ridare la città in mano a chi l’ha tenuta per trent’anni. Purtroppo se si andasse a votare domani è esattamente quello che succederebbe. Scrivi Dipiazza ma leggi Camber e Monassi». (fa.do.)

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