Dipiazza molla Alfano, è l’assist alla Lega

L’ex sindaco: «Solo amicizia. Nessun supporto a Ncd né alle sue politiche di immigrazione e sicurezza»
Foto BRUNI 29.01.16 Roberto Dipiazza candidato sindaco
Foto BRUNI 29.01.16 Roberto Dipiazza candidato sindaco

Roberto Dipiazza si smarca da Angelino Alfano. Non sul piano dell’amicizia personale, ma su quello esclusivamente politico. L’ex sindaco, candidato per le elezioni comunali di giugno, ieri ha diramato una nota per precisare la propria posizione in merito. Un breve comunicato in cui fa chiarezza, una volta per tutte, sul suo rapporto con il ministro dell’Interno del governo Renzi. È un aspetto, questo, che più gli viene constato dalla coalizione di centrodestra che dovrebbe, salvo colpi di scena, appoggiarlo per la conquista del municipio. Forza Italia, Fratelli d’Italia, ma soprattutto la Lega Nord, non gradiscono questa liaison con il responsabile del Viminale, leader del Nuovo centrodestra. Nessuno dei tre partiti, peraltro, ha visto di buon occhio l’abbraccio tra i due a dicembre, a favore di telecamere e fotografi. «La mia candidatura a sindaco di Trieste - scrive Dipiazza - vuole rappresentare un’alternativa alle forze di governo tanto a livello nazionale quanto a livello locale». Detto questo, entra nel merito della sua posizione politica nei confronti di Alfano. «In tale ottica - sottolinea - vanno inquadrati i miei rapporti con il ministro dell’Interno che possono anche essere di amicizia, ma che non sottintendono alcun supporto né implicito né tanto meno esplicito al partito che rappresenta o alle politiche che persegue in materia di immigrazione e sicurezza». Dipiazza non si ferma qui. Va oltre, entra proprio nel merito di quelle politiche, portante avanti dal Nuovo centrodestra, alleato del Pd al governo nazionale, da cui ora prende definitivamente le distanze. Politiche che il candidato ritiene «dannose e da contrastare visti i drammatici risultati che viviamo ogni giorno anche a Trieste con il benestare del sindaco Roberto Cosolini e della presidente della Regione Debora Serracchiani».

Parole che potrebbero contribuire a ricucire con la Lega Nord. Il Carroccio non aveva nascosto il proprio disappunto sulle ultime dichiarazioni dello stesso Dipiazza. Proprio in una recente intervista al Piccolo, l’attuale consigliere regionale di Autonomia responsabile aveva confermato il suo legame con Alfano spiegando, in sostanza, che in caso di emergenza profughi a Trieste il filo diretto con il ministro, intessuto soprattutto grazie alla candidatura alle europee con Ncd, potrebbe consentirgli di risolvere le situazioni più difficili. Ora il dietrofront, forse addirittura richiesto dalla Lega che, come si può immaginare, difficilmente potrebbe giustificare l’appoggio a un candidato che lavora assieme all’inquilino del Viminale in materia di immigrazione. Il via libera ufficiale dalla “fucina” di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Nord, dopo giorni di annunci, ipotesi, polemiche, di dichiarazioni e contro dichiarazioni, non è però ancora arrivato. Tutto è fermo. E Roberto Dipiazza, al momento, resta candidato di se stesso. (g.s.)

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