Don Dipiazza: «Porta anche delinquenza»

«Durante il primo incontro dedicato all’azzardopatia si è notata, in particolare, l’assenza di chi per autorità e/o per professione avrebbe dovuto sentire la responsabilità civile di partecipare». A...

«Durante il primo incontro dedicato all’azzardopatia si è notata, in particolare, l’assenza di chi per autorità e/o per professione avrebbe dovuto sentire la responsabilità civile di partecipare».

A piazzare la zampata polemica è don Ruggero Dipiazza nel presentare le iniziative dedicate alla piaga del gioco d’azzardo. «Il primo incontro svoltosi nei giorni scorsi nella sala di San Rocco, con lo specialista Daniele Poto, ha svelato fatti e retroscena che hanno evidenziato la portata drammatica e in molti casi delinquenziale del problema - sottolinea don Dipiazza -. In particolare ha stupito e preoccupato il numero di 1.200.000 giovani abituali o saltuari utenti dell’azzardo. In verità la risposta al primo invito non è stata rilevante».

Il secondo incontro, dal titolo “Quali vie d’uscita dalla patologia del gioco?”, proporrà qualche possibile percorso terapeutico a sostegno dei sofferenti di tale dipendenza e delle loro famiglie. Il relatore della serata odierna sarà il dottor Carlo Benevento, educatore professionale del dipartimento per le dipendenze dell’Aas 2 Bassa Friulana-Isontina.

(fra.fa.)

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