Droga nel drink, ragazze in ospedale
LIGNANO. Finisce con un’accusa di lesioni e violenza privata, la “notte brava” di tre stranieri, a Lignano per una breve vacanza. A subire le loro attenzioni ben oltre il consentito due ragazze di 20 e 21 anni, in Riviera per lavoro e che nel weekend hanno rischiato davvero che una brutta avventura degenerasse in qualcosa di peggio. Le giovani residenti una in provincia di Udine e una in provincia di Padova, lavorano per la stagione a Lignano in due pubblici esercizi diversi e in serata si sono ritrovate a condividere un drink con tre giovani fra i 24 e i 25 anni, residenti in Germania: due sono cittadini tedeschi e il terzo è kosovaro, arrivati a Lignano per la Pentecoste e ancora alloggiati in un appartamento del centro.
La serata condivisa dai cinque prosegue in allegria, tanto che tutti assieme decidono di trasferirsi nell’alloggio che i giovani stranieri hanno affittato, per bere ancora qualcosa. Le due giovani prendono del succo di frutta: forse già si sono pentite dell’aver accettato l’invito e preferiscono rimanere lucide. Però dopo qualche sorso qualcosa non va. Non si sentono molto bene e allora raggiungono la porta dell’appartamento per andarsene. I tre cercano di fermarle, di convincerle a restare, proprio perché non si sentono tanto bene. A questo punto però le due ragazze hanno paura e, raggiunta la porta, s’allontanano in fretta da quell’appartamento. Il malessere peggiora e le due ragazze si rivolgono al Pronto soccorso di Lignano Sabbiadoro. Il personale medico che le soccorre, visti i sintomi di quel malessere e lo stordimento delle due ragazze, sospetta che dietro potrebbe esserci l’ingestione di stupefacente. Un sospetto poi pienamente confermato dalle analisi tossicologiche alle quali le due giovani si sono sottoposte, che hanno evidenziato la presenza di sostanze chimiche. Dal Pronto soccorso avvisano i carabinieri della stazione di Lignano, che ascoltano il racconto delle due giovani.
Il sospetto è che in un attimo di distrazione delle giovani i tre turisti abbiano mescolato qualche sostanza nel succo di frutta delle ragazze, che fortunatamente hanno reagito ai primi sintomi, allontanandosi tempestivamente dall’alloggio. Le due sono riuscite anche a fornire ai carabinieri indicazioni precise sui tre e sull’appartamento occupato: determinanti per individuare l’alloggio sono stati tre selfie che le ragazze avevano ancora nello smartphone. Un sopralluogo nell’abitazione ha dato ai militari dell’Arma gli elementi necessari per procedere con una denuncia in stato di libertà a carico dei tre, che ora dovranno rispondere di lesioni per aver somministrato la sostanza, e per violenza privata per i ripetuti tentativi di trattenere le due giovani in casa, quando la droga ha iniziato a fare effetto.
Paola Mauro
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