Due imprenditori interessati ad acquistare l’ex “don Marzari”

in carso
L’ex casa di riposo intitolata a don Edoardo Marzari, situata a borgo San Nazario non lontano da Prosecco, ha trovato degli estimatori. Il bene, da anni nella lista dei beni comunali alienabili, interessa due imprenditori che operano nel settore delle residenze per anziani. Hanno mandato una “pec” agli uffici comunali per manifestare la volontà di procedere all’acquisto. Fonti municipali spiegano che si tratta di operatori i quali, in seguito alla riclassificazione delle strutture di accoglienza, si trovano nella necessità di ampliare la loro capacità ricettiva.
La civica amministrazione è in procinto di affidare gli incarichi - come è recentemente accaduto in altri casi relativi ad asset in vendita - a professionisti esterni affinché perizino lo stabile, allo scopo di ottenere una stima aggiornata agli odierni valori di mercato. Nel 2018 era stato inserito nell’elenco a un prezzo di 1,6 milioni, tagliato di un buon terzo rispetto ai 2,4 milioni quotati nel 2011.
La “don Marzari” è ferma dal 2007, quando il secondo Dipiazza decise di chiudere la struttura e di ricoverare gli ospiti in altri civici istituti. Da allora si sono rincorse varie ipotesi di riutilizzo, con particolare evidenza a un possibile reimpiego di carattere sanitario poliambulatoriale al servizio di una porzione di territorio carsico dove vivono 1.400 residenti. Sarebbe francamente ora che il complesso, dopo 14 anni allo stato brado, trovasse una nuova ragione di vita. Se non altro per limitare gli atti vandalici, che hanno convinto gli ignoti visitatori a sottrarre persino i termosifoni. Dal punto di vista dimensionale il compendio vanta misure importanti: 15.000 metri quadrati coperti, cui si sommano 5.000 mq di parco. Senza contare una vista mare giudicata assai attraente. La prima versione dell’edificio risale agli anni ’50-’60 e venne realizzata dall’Opera per l’assistenza ai profughi giuliani e dalmati. Lo stabile fu poi convertito in casa di riposo organizzata a seconda delle condizioni degli ospiti: al primo livello le persone non autosufficienti, al secondo le parzialmente autonome, al terzo gli autosufficienti. —
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