Duino, colpiscono ancora i ladri delle ville
Svaligiata un’abitazione a Cernizza confinante con altre quattro «visitate» nell’ultimo mese
L’altra notte hanno svaligiato la villa della famiglia Rudez che si trova al numero 67/h e che è a pochi metri da quella dell’avvocato Frandolic segnata col numero 67/l visitata una settimana fa e anche l’anno scorso. Ma il raid dell’altra notte è proseguito fino alla villa della famiglia Tominz al 67/t che confina a sua volta con quella di Edi Kraus colpito quattro giorni fa. Dai Tominz hanno solo tentato di entrare. Dalla casa hanno sentito i rumori provenire dal giardino e i ladri sono scappati.
«Ci stanno passando al setaccio. Villa dopo villa, uno dopo l’altro, sembra quasi incredibile», dice con malcelata ironia Alba Rudez. Poi aggiunge: «Se me lo avessero raccontato non ci avrei creduto. Ma forse dovevamo forse aspettarcelo che prima o poi sarebbero venuti anche da noi». L’altra notte i ladri sono entrati nella villetta dove Alba Rudez vive assieme al marito Giuliano. Silenziosi, rapidi e spavaldi. I malviventi hanno saltato la rete di recinzione della casa e poi hanno forzato la consueta porta finestra con un trapano come hanno fatto in almeno una dozzina di casi. Il fatto incredibile è che hanno colpito sempre alla stessa ora, poco prima delle quattro del mattino. Puntualissimi. Ma questa volta, a differenza di altre si sono portati via un bottino consistente. Hanno rubato circa 500 euro in denaro e vari gioielli e orologi del valore di cinquemila euro.
Racconta Giuliano Rudez: «Sono arrivati fino in camera da letto. Me ne sono accorto perchè attorno alle quattro mi sono alzato per andare in bagno. Ho visto che i miei pantaloni che avevo riposto sulla sedia erano per terra e mi sono insospettito. Poi sono sceso per le scale in salotto e ho trovato tutto a soqquadro. Fuori in giardino avevano lasciato sull’erba il portafoglio senza soldi e altri oggetti che non hanno valore».
Durante l’incursione i ladri hanno avuto anche l’accortezza di sistemare alcuni cuscini del salotto contro le porte in modo tale da attutire il rumore. Racconta ancora il derubato: «Ho chiamato subito i carabinieri che hanno effettauto un lungo sopralluogo. Hanno cercato le impronte digitali in tutta la casa. Ora speriamo che riescano a dare un nome a quelle tracce».
Dopo pochi minuti i malviventi si sono spostati fino alla villa della famiglia Tominz a circa venti metri in linea d’aria. Anche qui la «visita» è cominciata nel solido modo. E cioè sono entrati in giardino dopo aver saltato la ringhiera. Ma questa volta ai malviventi è andata male. Perchè dalla casa sono stati visti. «Ci siamo accorti che qualcuno era in giardino. Aveva in mano una torcia. Così abbiamo acceso le luci, si è spaventato ed è scappato», racconta Donatella Tominz. Poi aggiunge: «Ho chiamato subito la polizia. Gli agenti hanno controllato la nostra proprietà e hanno trovato su una ringhiera delle tracce di fango».
Ieri pomeriggio una pattuglia del commissariato di Sistiana ha effettuato un ulteriore soprallogo nella casa che confina con quella di Edi Kraus, il presidente dell’Unione regionale economica slovena. L’altro giorno l’industriale si era trovato a pochi metri dal malvivente che era riuscito a entrare nella sua villa. Poi come è accaduto dai Tominz è scappato.
«Lo so che hanno colpito in altre ville i ladri durante la scorsa notte. Ormai non abbiamo più pace», dice Ester Goglia. La villa dove vive assieme al marito si trova al numero 67/i ed è stata svaligiata un mese fa. Confina con quella dell’architetto Morena, svaligiata l’anno scorso. Dice ancora Ester Goglia: «Abbiamo paura. Ora viviamo blindati e protetti dai sistemi d’allarme».
Riproduzione riservata © Il Piccolo
Leggi anche
Video








