Duino, la Comunella apre un “varco” sul mare

DUINO AURISINA. L'operazione “lido accessibile”, con la pulizia e messa in ordine dei sentieri che zigzagano tra le proprietà immobiliari della Cernizza fino al mare, è partita. Nei giorni scorsi 10 volontari della Comunella di Duino, già di recente impegnati nella pulizia del parcheggio del cimitero, hanno ripristinato il primo sentiero situato a soli 5 minuti dalla Grotta Fioravante. Dunque dopo l'annuncio dell'esecutivo Kukanja che sarà l'autorità giudiziaria a fare chiarezza, una volta per tutte, sulle innumerevoli strutture “private” quali scalette, recinzioni e manufatti erette sulla fascia costiera demaniale a Duino Aurisina, si è passati all'azione.
Con la “benedizione” dell'assessore ai Lavori Pubblici Andrej Cunja, infatti, a partire da fine marzo e per una decina di giorni i consorti della Comunella hanno svolto svariati interventi, partendo dalla pulizia del sottobosco. Hanno asportato i rifiuti, pulito sentiero e gradini fino al mare. Per liberare il camminamento, come riferito dal presidente Vladimiro Mervic, sono stati «segati parecchi alberi secchi». Inoltre si sono sostituite parti del corrimano corroso dalla ruggine, saldandolo al suolo. ««Infine – racconta Mervic - dopo avere ricementato alcuni gradini e porzioni della strada abbiamo riverniciato corrimano, recinzione e cancello». Negli interventi si sono alternati anche Sergio Viezzoli, Bruno Leghissa, Stojan Mervic, Roberto Miniussi, Matija Pahor, Marco Leghissa, Davide Miniussi, Elio Zoli e Gianni Gruden. «Visto che questo luogo pubblico esiste da anni – prosegue - ma è sconosciuto ai più, abbiamo pensato fosse giusto restituirlo alla collettività. Quando abbiamo compiuto il primo sopralluogo si è capito subito che sarebbe stata un'impresa riportarlo a un aspetto dignitoso e siccome è “dovere” delle Comunelle avere cura dell'ambiente ce ne siamo fatti carico». «Abbiamo appreso – sottolinea Mervic – che il terreno demaniale in fondo alla scalinata potrebbe essere di dimensioni maggiori rispetto a quel che si pensava. Nei momenti di riposo dai lavori scendevo al mare per osservare le ville e non potevo esimermi dal pensare alle famose recinzioni, che anche su questo lato scendono fin quasi a toccare l'acqua. Mi sono documentato e da quel che mi risulta i terreni fanno parte delle proprietà delle ville, acquistati a suo tempo dal principe Raimondo; mentre della battigia i possessori delle abitazioni detengono solo la concessione demaniale, sulla quale non possono assolutamente porre recinzioni». «E anche se hanno in mano permessi comunali o provinciali – aggiunge il presidente - questi non possono, a mio parere, violare la Costituzione o il diritto internazionale che tutti hanno, si pensi ai naufraghi, di poter salire a terra senza essere sbranati dai cani o di poter usufruire della libertà di passaggio». «In merito sollecitiamo ancora una volta le autorità – conclude - a porre rimedio a questa evidente violazione della Carta costituzionale».
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