Duino, le spiaggette private nel mirino della Capitaneria

DUINO AURISINA. Sono per il momento sette, ma il numero potrebbe ancora crescere, le concessioni finite sotto la lente della Capitaneria di porto, che nei giorni scorsi almeno in un paio di occasioni ha fatto capolino negli uffici del Comune di Duino Aurisina per richiedere puntuale documentazione dopo le verifiche eseguite via mare.
Al centro dell'attività le svariate strutture “private” – scalette, recinzioni, manufatti o costruzioni vere e proprie – erette sulla fascia costiera demaniale. Da tempo, infatti, amministrazione, Comunella e cittadini denunciano la presenza di situazioni irregolari. Al punto che qualche mese fa il vicesindaco Massimo Veronese aveva annunciato l'intenzione di raccogliere tutti gli atti inerenti presenti in municipio per costituire un dossier da sottoporre a chi di dovere.
Ebbene, secondo quanto riferito in aula dall'assessore ai Servizi sul territorio, Andrej Cunja, che ha fatto il punto - su sollecito del comitato “L'altra baia” - della situazione “Cernizza”, la Capitaneria di porto si è già mossa autonomamente per dare risposta ai solleciti.
«Ho incrociato almeno un paio di volte il personale della Capitaneria nei nostri uffici – spiega Cunja – e per quanto ne so l'attività prosegue ed è tuttora in corso. Mi risulta che per il momento sia stata richiesta documentazione relativamente a sette situazioni, ovvero concessioni. L'analisi in via generale riguarda sia quelle comunali che regionali, per vedere se i permessi siano tutti regolari».
Stando all'assessore gli uomini della Capitaneria in precedenza avrebbero svolto controlli via mare, fotografando lo “status” della costa locale e fissando così le situazioni in essere. Successivamente si sarebbero mossi acquisendo per l'appunto le informazioni negli uffici comunali.
Per ora gli esiti di questo tipo di attività restano sconosciuti, ma se vi saranno ulteriori novità l'esecutivo Kukanja ne darà conto. Cunja ha anche riepilogato la recente attività della Comunella di Duino, che ha liberato un varco sulla Cernizza. Il problema degli accessi a riva si ripropone puntualmente all'arrivo della bella stagione, quando i vacanzieri si dirigono verso il litorale nostrano. Recinzioni abusive, secondo gli esponenti della maggioranza Kukanja, sarebbero state innalzate negli ultimi trent'anni dai proprietari delle ville sulla Cernizza per ostruire il passaggio dei bagnanti. Dunque una vera e propria “guerra alle spiagge privatizzate”, quella avviata dalla giunta, per restituire i piccoli arenili alla collettività, così regalando nuovi sbocchi al mare.
Insomma, stop alla spiaggia fai-da-te. Come detto, anche in quest'ottica la Comunella avevano ripristinato a fine marzo un primo camminamento, situato a soli cinque minuti dalla grotta Fioravante, appena riaperta al pubblico dopo decenni di oblio.
I consorti erano partiti dalla pulizia del sottobosco. Quindi la sostituzione di parti del corrimano corroso dalla ruggine, saldandolo al suolo, e il “rattoppo” di alcuni gradini e porzioni di strada. Il bosco della Cernizza tra Duino e il Villaggio, secondo quanto a suo tempo sostenuto da Cunja, “è quasi totalmente proprietà privata”: fa unica eccezione parte della viabilità interna, sulla quale insiste anche la recentemente riaperta grotta Fioravante, che in un punto, incuneato tra due ville, giunge fino al mare. La strada lì si restringe in una scalinata che conduce all'acqua.
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