È deceduto Zeroni, ex direttore dello scalo

Aveva 84 anni. Giunse nel 1969 e si impegnò a fondo per lanciare l’aeroporto appena nato

RONCHI DEI LEGIONARI. All’aeroporto di Ronchi dei Legionari, dove per lungo tempo è stato direttore operativo, se lo ricordano tutti. È deceduto all’ospedale di Gorizia, dov’era ricoverato da alcuni giorni, Enzo Zeroni, persona benvoluta e stimata. Lascia un profondo vuoto tra tutti coloro che lo hanno conosciuto e hanno avuto il privilegio di lavorare con lui.

Zeroni aveva 84 anni, era nato nel 1931 a Preganziol, in provincia di Treviso e il suo arrivo nello scalo regionale risale al 1969. Vi era rimasto fino al 2001, quando era arrivata la pensione, ricoprendo il ruolo di caposcalo e, poi, di direttore operativo.

Nel primo anno di lavoro aveva effettuato la spola tra l’aeroporto e Treviso, dove risiedeva la sua famiglia, la moglie Anna Anita con due figli piccoli, Alberto e Giampaolo.

Quindi il suo trasferimento a Ronchi dei Legionari, dove aveva continuato la sua opera dedicando tutta la sua passione ed energia a contribuire allo sviluppo dell’aeroporto appena nato. Da Treviso, dove lavorava come caposcalo, si era portato con lui parte del personale, perché avevano già una formazione ed una esperienza nel settore. Riusciva, insomma, a convincere le persone trasmettendo loro la sua passione in quello che faceva e coinvolgendo tutti nel progetto di sviluppo. La sua dedizione al lavoro e alla famiglia è stata totale.

«Ricordo – afferma il figlio Giampaolo - che non ha mai trasferito un problema di lavoro in casa per tutelarci da qualsiasi preoccupazione e ansia. Nella mia vita mi sono sempre confrontato con lui, anche con conflitti, sempre però con il massimo rispetto e sempre in termini costruttivi, mai polemici».

La sua grande esperienza maturata nel lavoro, dove gestiva le risorse umane, incontrava personaggi noti anche a livello internazionale, ha aiutato molti a capire come comportarsi nella vita. Zeroni ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della sede aeroportuale, anche con il nuovo progetto di ampliamento dello stesso, contattando persone, politici, ricercando finanziamenti, viaggiando in tutta Europa per verificare la situazione di altre realtà aeroportuali simili. Vanno ricordati i suoi racconti sugli incontri con i politici a livello locale, regionale e nazionale: cercava sempre di ottenere il risultato migliore per l’azienda, con la sua grande abilità nel trattare le persone.

La data dei funerali non è ancora stata stabilita. Da attendere, infatti, è l’esito di un’eventuale autopsia che sarà decisa solo nella giornata di lunedì.

Luca Perrino

Riproduzione riservata © Il Piccolo