E domani scade il bando per le nuove concessioni

Ma un altro “D-day” per il Porto Vecchio, anche se le previsioni non sembrano eccessivamente incoraggianti, si sta avvicinando: scadono infatti lunedì, per la precisione a mezzogiorno, i termini per la presentazione delle nuove domande di concessione. Dopo il ritiro di Portocittà e la transazione raggiunta a seguito del pronunciamento del Tar, la presidente dell’Authority Marina Monassi ha deciso di “tagliare” il Porto Vecchio in 22 fettine, corrispondenti al nuovo concetto introdotto di Umc (Unità minima concedibile) che in molti casi coincide con un unico magazzino. È il famoso “spezzatino” inutilmente avversato da Regione, Provincia, Comune. Nessuna intenzione da parte della stessa Authority di spostare il Punto Franco. «Andiamo a palla proprio lì dove c’è il Punto Franco - ha ribattuto Monassi - che ci ha fatto essere il primo porto d’Italia». Extra bando il Polo museale, l’Adriaterminal, l’area della Saipem, ma a sorpresa con un avviso del 17 aprile, Monassi ne ha tirato fuori anche gran parte del Magazzino 26 (corrispondente all’Umc 18) annunciando di voler trasferire lì la sede dell’Autorità portuale, oggi alla Torre del Lloyd. Di altre richieste di concessione si sa ben poco: a fine marzo non ce n’era nemmeno una. Poi di certo si sono fatte avanti dapprima la Camera di commercio per i Magazzini 27 e 28 dove realizzare il Museo del caffé dopo aver ospitato la prossima edizione di TriestEspresso Expo. E l’altro pomeriggio il Magazzino 28 era aperto con alcuni addetti al lavoro e una piccola impalcatura montata. Poi la Provincia ha chiesto il Magazzino 19 per realizzarvi un polo scolastico, a partire dal Nautico. È auspicabile che a istituzioni e cittadini l’Authority comunichi l’esito del bando senza attendere la seduta del Comitato portuale prevista per l’8 luglio. (s.m.)