E intanto nascono i Dem per la Città nuova

È notizia di ieri che, nel “fortino” di Ronchi dei Legionari, come molti lo hanno ormai ribattezzato, i dem siano riusciti a mettere una bandierina. Che sventola per il sì e ha già un simbolo (in foto di Katia Bonaventura) ben definito: i tre emblemi dei Comuni interessati dalla fusione racchiusi da un cuore. Pronto anche lo slog, ovviamente coerente al disegno: «Abbiamo a cuore la città». È infatti questione di giorni e il fronte del sì che vota Pd si presenterà al pubblico. La data è quella del 23 febbraio alle 18, con un’assemblea aperta alla Sala del Consiglio comunale per illustrare le ragioni dei pro fusione. Il gruppo è quello dei «democratici per la Città nuova». Dall’assemblea di sabato a Monfalcone, infatti, è abolito il nome “Città Comune”, per annullare ogni volontà annessionistica millantata dai sostenitori più veementi del no. I dem ronchesi in questione ritengono «doveroso organizzare delle iniziative pubbliche di informazione e dibattito affinché gli elettori possano partecipare al voto numerosi e consapevoli». Il referendum, ricordiamo, si terrà in data ancora da definirsi quest’estate, non oltre il 31 luglio. «La partita che si gioca per il futuro di questo territorio - scrivono in un volantino - è decisiva». E ancora «per etica istituzionale (il sindaco è di tutti) si dovrebbe, favorendo la democrazia, rimanere “sopra le righe”».
Fatto salvo il diritto di ogni cittadino a esprimere l’opinione, nella partita «tenderà a prevale più la forza dei sentimenti campanilistici che la ragione del merito e dell’opportunità». «Si cercherà - concludono i dem per il sì - di confondere gli elettori mescolando ragioni politiche e personali, facendo leva sulla paura». (t.c.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo








