È ufficiale: il Centro Alzheimer a San Canzian

ROMANS. C’è la conferma: lunedì gli utenti del centro diurno per persone affette da demenza senile di Romans saranno accolti al Centro Argo di San Canzian. Oggi si conclude l’esperienza della Cooperativa Itaca, ma, come promesso dal sindaco Davide Furlan, in attesa di una nuova gara per l’affidamento del servizio rivolto ai malati di Alzheimer, la continuità non verrà meno. L’idea è di inserire il servizio socio-assistenziale tra quelli gestiti in convenzione dal Cisi. Le condizioni sembrano essere favorevoli, ma per avere delle certezze si dovrà attendere l’assemblea del Consorzio in programma lunedì pomeriggio. Nel frattempo le attività si spostano temporaneamente nel Basso Isontino. La disponibilità data sabato scorso dalla cooperativa Kcs aveva bisogno di una serie di adempimenti burocratici e la partita è stata chiusa in “zona Cesarini” proprio ieri mattina. «Abbiamo sistemato tutto e i familiari sono stati avvisati: mi hanno garantito il mantenimento delle stesse condizioni economiche e del trasporto», dice il sindaco Furlan. Solo due dei tredici utenti della struttura di via 25 Maggio non andranno a San Canzian, ma la decisione è stata presa dai familiari. Dopo aver gestito le attività in proroga dalla fine del 2013, la Cooperativa Itaca oggi lascia il centro “Candussi” perché - in assenza di una nuova convenzione - proseguire il percorso avviato nel settembre 2011 appare impossibile. Per essere efficiente, il servizio ha bisogno di numeri maggiori degli attuali. I Comuni, però, spesso non pubblicizzano il centro Alzehimer perché poi dovrebbero sostenere una parte della retta e questo incide sui bilanci. D’altra parte, senza la compartecipazione economica delle amministrazioni, le famiglie non sono in grado di sostenere i costi del servizio. Sulla situazione di Romans, ieri ha voluto intervenire anche il sindaco di Palmanova, Francesco Martines. «Non bisogna più ragionare solo in termini di Bassa friulana – ha detto il primo cittadino - ma bisogna lavorare assieme all’Isontino, nell’ambito della nuova Azienda sanitaria. Il Centro Alzheimer è utile a tutto il territorio, palmarino compreso, e va salvaguardato. Bisogna però farlo conoscere di più in modo che sempre più persone possano usufruire dei suoi servizi. L’ambito socio-assistenziale di Cervignano ha appena approvato un protocollo d’intesa che va in questa direzione». In merito all’inserimento della struttura nell’attività del Cisi ha quindi aggiunto Martines: «È una soluzione che condivido, anche in vista del percorso di fusione avviato con il Campp, il Consorzio per l’assistenza medico psicopedagogica. Una progettualità che guarda al futuro, in prospettiva, e assicura una stabilità e una durata nel tempo dei servizi. L’Alzheimer è un problema che coinvolge pazienti e famiglie ed è purtroppo in continua crescita». Martines conclude: «Spero che dalla Regione arrivino i fondi necessari a far diventare strutturale questa prima fase di startup del Centro Alzheimer e che ne scongiuri la chiusura».
Stefano Bizzi
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