Ecco il premio “Prodotto Tipico”

Lanciato un sondaggio: sono già oltre 5mila i voti raccolti
Bumbaca Gorizia 24_02_2017 Comune, presentazione sagome Pisus © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 24_02_2017 Comune, presentazione sagome Pisus © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

«Se Gorizia saprà credere in sé stessa e nel Pisus, questo potrà essere davvero una chiave per il rilancio commerciale e turistico della città». Sono molto più che semplici sagome di cartone, i pannelli che riproducono personaggi goriziani illustri presentati ieri in Comune nell'ambito del programma Pisus. Sono un messaggio forte e chiaro all'interno e all'esterno della città. Ne è convinto il sindaco Romoli, che proprio così si è espresso tirando ieri le fila dell'iniziativa. «Il senso di queste figure e di questo progetto mi pare evidente - ha detto Romoli -. Da un lato si tratta di dare un messaggio all'esterno, a chi arriva da fuori, raccontando che Gorizia è una città piccola per dimensioni, ma anche grande perché grande è la sua storia, come dimostrano i personaggi rappresentanti dai pannelli. Dall'altro, poi, il messaggio è rivolto agli stessi goriziani, perché riscoprano nomi, volti e vicende storiche della città, e ne siano orgogliosi. Vivere a Gorizia non vuol dire solo abitare un luogo tranquillo, curato, sicuro, ma anche in una città che ha tradizioni e valori importanti».

Romoli ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto, a partire dall'agenzia Punktone di Gorizia, rappresentata ieri da Alessio Matiz, che ha spiegato come le sagome dei personaggi illustri si riveleranno fondamentali per stimolare interesse e curiosità dei visitatori. «Ci sono volti e nomi piuttosto conosciuti - ha detto -, ma anche alcune autentiche "chicche". In pochi forse sanno ad esempio che Edmond Halley, astronomo famoso per gli studi sulla cometa che porta il suo nome, ha lavorato anche alla realizzazione delle mura del castello di Gorizia». Proprio Halley è uno dei dieci personaggi i cui pannelli verranno collocati nelle strutture della città il 10 marzo, dopo che già le sagome di Vittorio Locchi, Domenico Ponzi e Angiolo Mazzoni sono già da tempo esposte al Palazzo delle Poste e alla scuola media Locchi. Ma particolari e intriganti sono anche le storie dell'artista Mario Di Iorio o dell'intellettuale Carlo Battisti (che fu direttore della Biblioteca e protagonista del film "Umberto D.", diretto da Vittorio De Sica e considerato il primo film del neorealismo), descritte ieri da Margherita Reguitti, della Bsi, mentre l'assessore comunale Arianna Bellan ha spiegato come le sagome saranno tutte collocate al coperto negli edifici (al riparo anche da possibili atti vandalici) e che entro aprile diventeranno una quarantina. «Ma questo progetto ha portato ad individuare quasi un centinaio di possibili personaggi goriziani di interesse - ha detto -. Dovremo fare una cernita, con il progetto che potrebbe ampliarsi ulteriormente e caratterizzare ancor di più Gorizia». Un plauso del sindaco è arrivato ieri anche per un altro progetto del Pisus Let's Go!, il Premio Prodotto Tipico di Gorizia che coinvolge in un grande sondaggio tutti i cittadini (già oltre 5mila i voti raccolti), per scoprire e rilanciare dopo la Rosa anche tante altre eccellenze goriziane. Si vota ancora fino al 28 febbraio, sul sito internet www.letsgo.gorizia.it.

Marco Bisiach

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