Elettrodotto Udine Ovest e Redipuglia visione degli atti

PALMANOVA. Elettrodotto Udine Ovest-Redipuglia, nuovo deposito della documentazione progettuale e ambientale ai fini della consultazione pubblica. Terna, gestore della rete elettrica nazionale,...

PALMANOVA. Elettrodotto Udine Ovest-Redipuglia, nuovo deposito della documentazione progettuale e ambientale ai fini della consultazione pubblica. Terna, gestore della rete elettrica nazionale, pubblicherà oggi l’avviso legale di avvenuto deposito della documentazione progettuale e ambientale per la rideterminazione del decreto di compatibilità ambientale dell’elettrodotto 380 Kv Udine Ovest-Redipuglia, ai fini della consultazione pubblica. Per permettere una valutazione e una comprensione più approfondite da parte della popolazione, assieme ai documenti resi noti nel febbraio scorso, sarà presentata la documentazione riferita al procedimento precedente (l’elettrodotto è già stato realizzato per l’80%). Terna conferma la coerenza della documentazione progettuale con le pianificazioni vigenti, compresa l’assenza di interferenze con nuovi vincoli ambientali rilasciati negli ultimi anni. Copia dei documenti è stata inviata alle amministrazioni interessate dall’opera, perché sia messa a disposizione del pubblico. Nei 60 giorni successivi alla pubblicazione, quindi a partire da oggi, chiunque abbia interesse potrà prendere visione del progetto e dello studio ambientale e presentare in forma scritta al Ministero dell’Ambiente, titolare della rinnovazione del procedimento di Via, le osservazioni, anche fornendo nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi. Terna attenderà l’inoltro delle osservazioni da parte del Ministero dell’Ambiente, per procedere con l’elaborazione delle risposte che la società invierà a coloro che hanno presentato osservazione nei termini di legge. Prosegue l’iter di un’opera indispensabile per risolvere i rischi di disalimentazione della rete elettrica friulana. Secondo Terna, grazie a un investimento di 110 milioni, i 40 km di nuova linea metteranno in sicurezza la rete in regione e permetteranno di demolire 110 km di vecchie linee e circa 400 tralicci in 30 comuni della Bassa friulana. Saranno liberati dalla servitù di elettrodotto 367 ettari di territorio, con benefici per 680 edifici oggi collocati a 100 metri dalle linee che saranno demolite.

Alfredo Moretti

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