Emergenza giudici, dalla Corte d’Appello 4 mesi di silenzio

Sul Tribunale di Gorizia è calato il silenzio ma lo stato di salute resta quello di un malato grave.
Fino a ieri almeno nessun provvedimento è stato adottato dalla Corte di Appello di Trieste, organo competente a provvedere all’invio di un giudice del distretto a tamponare il deficitario organico del Tribunale di Gorizia.
La Corte d’Appello è stata investita del problema con una prima lettera inviata a fine ottobre dal presidente Sansone. Una seconda lettera è stata recapitata a fine dicembre.
Tali missive sono note al capo della Procura e ai presidenti dell’Ordine degli avvocati e della Camera penale.
Datano invece 18 gennaio due interrogazioni rivolte al ministro della Giustizia Orlando da parte dell’onorevole Brandolin e della senatrice Fasiolo. Il ministro non ha ancora risposto.
Restano solo ipotesi sul futuro del Tribunale. Alcuni ritengono che la commissione che sta ridisegnando la geografia giudiziaria italiana possa in qualche modo indicare una soluzione per gli annosi problemi del Palazzo di giustizia di Gorizia dove, alternativamente, sono sotto organico o la Procura o la sezione penale del Tribunale.
Altri addetti ai lavori ritengono invece ineludibile l’accorpamento del Tribunale di Gorizia a quello di Trieste.
Sarebbe una soluzione problematica per avvocati, dipendenti e indotto. Gorizia perderebbe una delle sue “aziende” più significative dal punto di vista occupazionale.
Intanto le posizioni in campo sono chiare e, certamente, nessuno potrà dire di non essere stato edotto sul problema del Tribunale di Gorizia. Soprattutto dopo aver ascoltato gli interventi ufficiali nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. L’argomento ha ampiamente tenuto banco.
Il presidente del Tribunale, Giovanni Sansone, è ancora in convalescenza e riprenderà servizio nei prossimi giorni. Gli va ascritto il merito di aver organizzato il lavoro dei pochissimi giudici penali al meglio, anche se molti processi, per reati minori, sono rinviati alla primavera del 2017 data prevista per il rientro di una giudice oggi in maternità.
Tuttavia pendono su procedimenti anche molto importanti la minaccia di prescrizione, minaccia per chi coltiva l’antico senso di giustizia, ricordando però che la prescrizione è un elemento molto importante nel processo e a tutela degli imputati.
Tra un paio di mesi si congederà per maternità un’altra giudice e senza rinforzi, a quel punto, il Tribunale sarà costretto alla quasi totale paralisi dei processi.
In questo contesto pare quasi irrilevante, ma non lo è affatto, la pesante situazione del giudice di pace, già in sofferenza prima dell’emergenza di questi ultimi mesi.
Oggi, intanto, è una giornata molto significativa per il funzionamento del nostro Palazzo di giustizia. È infatti prevista l’udienza preliminare davanti al gup della quarta, grande indagine per le morti causate dall’esposizione all’amianto di decine e decine di ex dipendenti dell’Italcantieri.
L’udienza preliminare è già stata rinviata due volte per eccezioni procedurali sollevate dai difensori. Oggi la pratica sarà in capo a un altro gup.
Obiettivo comune delle parti sembra quello - in caso ovviamente di rinvio a giudizio per il reato di omicidio colposo - di accorpare il quarto al terzo processo amianto formalmente iniziato ma sostanzialmente arenatosi. La prossima udienza è fissata per il 31 maggio.
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