«Esami a domicilio a 1597 pazienti nel 2015»

“La Salute” funziona come assistenza sul territorio: in un anno effettutati più di 4mila trasporti
Bumbaca Gorizia 28.02.2016 Assemblea Salute © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 28.02.2016 Assemblea Salute © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Più di quattromila trasporti effettuati nel 2015 (4.280 per la precisione, +6% rispetto al 2014), 352.986 chilometri percorsi (+12%), 143.750 ore lavorate dai volontari (+15%).

Basterebbero questi numeri per capire l’importanza de “La Salute”, il prototipo dell’associazione che lavora (lo ha ammesso anche il consigliere regionale Diego Moretti) nella medesima direzione della riforma sanitaria: meno ospedale, più assistenza sul territorio.

Il bilancio consuntivo 2015 dell’associazione chiude in pareggio a 150.514,48 euro. Quello preventivo, relativo al 2016, chiuderà anch’esso senza passivi a 148.500 euro: tutto ciò a dimostrazione che non si fanno passi più lunghi della gamba e che “La Salute”, scusate il gioco di parole, è davvero in... salute. Importanti, come ha ricordato Bernardotto, gli aiuti forniti dalla Regione, dalla Provincia, dal Comune, dalla Fondazione Carigo e dal Credito cooperativo «che ha sempre creduto in noi, sin dalla nostra nascita».

«Nonostante le note vicende, siamo riusciti a garantire a 1.597 pazienti il prelievo a domicilio - parole del presidente -. I dati si rivelano importanti e, in considerazione delle migliaia di chilometri che i nostri mezzi hanno percorso durante l’anno, si è provveduto alcuni giorni fa all’acquisto di una nuova autovettura: una Hyundai IX20 che sarà finanziata per il 50% dalla Fondazione e per l’altra metà in parte da un benefattore e, in piccola parte, dalla stessa associazione».

Numeri che testimoniano l’irrinunciabilità di un servizio che lavora al fianco dell’Azienda sanitaria e migliora la qualità del servizio. Al dibattito hanno partecipato anche il consigliere regionale Ziberna, il presidente dell’associazione di quartiere Stabon, Miriam Vidi in rappresentanza della Fondazione e i rappresentanti dei Comuni di Moraro, Mossa e San Lorenzo Isontino.

(fra.fa.)

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