Evade e assalta di notte una macelleria

Arrestato dai carabinieri un uomo che doveva essere ai domiciliari e invece stava rubando carne e soldi dopo una “spaccata”
Di Piero Rauber
Lasorte Trieste 16/02/16 - Via Torrebianca, Via Trento, Carabinieri, 118
Lasorte Trieste 16/02/16 - Via Torrebianca, Via Trento, Carabinieri, 118

La risposta al quesito più banale ed immediato che ronza in testa non appena si viene a sapere ciò che è successo - e cioè se possa essere casuale il fatto che un uomo sia evaso dai domiciliari per assaltare in piena notte una macelleria ben lontana da casa sua, rischiando di tornare in cella per sgraffignare non solo denaro ma pure costate, cevapcici e omboletti - resta per ora “materia” per soli inquirenti. La notizia, nuda e cruda, è che il quarantunenne triestino F.D. - vecchia conoscenza delle forze dell’ordine per reati sia contro la persona che contro il patrimonio, del quale però non sono state rese pubbliche le generalità complete - dall’altra notte è di nuovo al Coroneo dopo essere stato beccato letteralmente con le mani nel roastbeef oltre che nel fondo cassa della macelleria-alimentari di via Vergerio, all’angolo con via Settefontane. I carabinieri del Nucleo radiomobile del Comando provinciale di via dell’Istria l’hanno arrestato tanto per evasione quanto per furto aggravato in flagranza, sorprendendolo direttamente dentro il negozio.

Decisiva è stata infatti, ma a suo sfavore, la gazzarra che lui stesso aveva creato qualche minuto prima per entrare nella macelleria, visto che la tecnica usata è stata quella della cosiddetta “spaccata”. Il rumore fatto dalla vetrina laterale dell’esercizio commerciale che dà su via Settefontane, nel momento in cui è stata sfondata con un oggetto contundente, ha allarmato più di qualche residente, sia tra quelli che già dormivano e si sono rovinati il sonno sia tra chi era ancora in piedi, dato che era più o meno l’una di notte e a quell’ora i tiratardi davanti alla tv abbondano. Troppi, e troppo alti, i palazzi condominiali che insistono in quei paraggi. La concentrazione di abitanti è altissima. Che qualcuno in zona potesse accorgersi del furto con spaccata era, insomma, mera questione di statistica, come lo fu un anno fa quando una banda tentò di far saltare all’alba il bancomat di fronte alla macelleria e dovette darsela a gambe a mani vuote.

Il “112” dei carabinieri, l’altra notte, è stato così oggetto di più di una chiamata. A quel punto la centrale operativa dell’Arma ha fatto convergere sul posto diverse gazzelle, alcune delle quali erano peraltro già molto vicine al luogo indicato come l’epicentro del baccano. F.D. non ha presumibilmente avuto nemmeno il tempo di realizzare d’essere braccato. Era ancora dentro, stava raccattando - come si legge nel comunicato stampa dei carabinieri - «svariati chilogrammi di merce» oltre al «denaro contenuto nel registratore di cassa», di cui non è stata resa nota la quantità. F.D., aggiunge il comunicato della Benemerita, «stava scontando una precedente condanna ai domiciliari nella sua abitazione, nel rione di Servola». L’attraversamento della galleria di piazza Foraggi sarà stato casuale? È una delle domande cui i carabinieri, coordinati dal pm Federico Frezza, stanno tentando di dare una risposta in queste ore.

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