“Evadeva” dai domiciliari Arrestato di nuovo il pizzaiolo pusher

Di nuovo la cella per Michele Rossin, il pizzaiolo 31enne consocio di una pizzeria della prima periferia triestina accusato di spaccio di droga. Lo scorso 10 gennaio la polizia locale l’aveva...

Di nuovo la cella per Michele Rossin, il pizzaiolo 31enne consocio di una pizzeria della prima periferia triestina accusato di spaccio di droga. Lo scorso 10 gennaio la polizia locale l’aveva arrestato poiché trovato in possesso di 70 grammi di purissima eroina destinata probabilmente al mercato locale, scortandolo alla casa circondariale di via Coroneo. L'uomo, in questo periodo di tempo, era riuscito a ottenere gli arresti domiciliari. «Ma evidentemente - evidenzia una nota dei vigili urbani - le regole impostegli dall’autorità giudiziaria gli andavano strette».

Alcuni giorni fa gli uomini della municipale, durante i consueti controlli, lo hanno notato uscire tranquillamente di casa. Gli agenti in borghese hanno iniziato a pedinarlo prendendo nota di tutti i suoi spostamenti e degli incontri effettuati fino al suo ritorno a casa. Insospettatisi, gli agenti si sono messi subito in contatto con il tribunale per effettuare gli accertamenti necessari.

I controlli davano gli esiti ipotizzati: nessun permesso era stato dato al pizzaiolo. Una volta, quindi, ricevuto l’ordine del giudice, la polizia locale è andata a casa dell'uomo e l’ha arrestato nuovamente, riconducendolo al Coroneo. Secondo le indagini che avevano dato origine al primo arresto, il giro di droga prevedeva le pizze nel bauletto di uno scooter, lo stupefacente nelle tasche. Di tanto in tanto un 17enne, R.I.V.A. (uno dei giovani finiti in manette sul finire del 2015 dopo che gli investigatori del Nucleo di polizia giudiziaria della municipale avevano scoperchiato a San Giacomo con l'Operazione Divergent un giro di spacciatori in particolare di marijuana anche fra minorenni) consegnava, per conto di una pizzeria, margherite e capricciose. Ma non solo quelle.

Per conto del singolo pizzaiolo, poi arrestato due volte appunto, contitolare della pizzeria, il ragazzo ci aggiungeva dunque pure qualche bustina per asporto. Qualche dose da recapitare, evidentemente, come hanno scoperto nell’ultima fase delle loro indagini i poliziotti del Comune, a pochi selezionati clienti del pizzaiolo presunto spacciatore.

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