Ex Provveditorato ripulito e messo in vendita

L’hanno interamente ripulito. Via i rovi, via la vegetazione selvaggia che stava diventando l’autentica padrona degli spazi esterni. Ma anche nuove vetrate alle finestre (sono state sostituite tutte quelle infrante) e il rifacimento di alcuni tratti del muretto di recintazione.
Il palazzo dell’ex Provveditorato è rinato. «I proprietari hanno deciso di dare vita a questa azione “conservativa” visto che l’immobile si stava gradualmente degradando - annuncia il sindaco Ettore Romoli -. Si tratta di una positiva novità. L’immobile resta in vendita: la proprietà ha deciso di intervenire con queste manutenzioni per presentarlo nelle migliori condizioni agli eventuali acquirenti». Insomma, se son rose fioriranno...
La palazzina liberty di via Leopardi, lo ricordiamo, fu costruita nel 1914 su disegno dell’architetto Gino Zaninovich: sino al 2000, come detto, ospitò il Provveditorato. Un anno dopo, l’immobile venne messo in vendita: l’offerta migliore fu quella della “Gencor srl” di Gradisca (Gruppo Terraneo) che puntava a ristrutturarlo per ricavarne alloggi per i carabinieri o, in alternativa, per destinarlo ad uffici del Tesoro. Ma non se ne fece nulla. Morale della favola? L’edificio è tuttora abbandonato: oggi è di proprietà della “Ligestra 2”, società che è un’emanazione del ministero dell’Economia.
Tornando sempre indietro alle pagine dei ricordi, da ricordare che l’ex Provveditorato avrebbe dovuto ospitare l’ufficio unico del Tavolare: il progetto era di accentrare in quella prestigiosa sede gli uffici di Gorizia, Cormòns e Gradisca. Poi, tutto finì nel cassetto. Riportiamo anche l’incipit di un articolo che pubblicammo il 3 ottobre 2011: «Nel disfacimento della presenza dello Stato a Gorizia affiora una buona notizia. Il palazzo di via Leopardi che ospitò sino al 2000 il Provveditorato agli studi avrà un futuro all’altezza del suo prestigio e della bellezza architettonica. Si avvia, infatti, ad ospitare il nuovo ufficio tavolare provinciale».
Vennero effettuati sopralluoghi e pareva davvero che l’operazione dovesse avere un esito positivo con ovvia soddisfazione del Comune di Gorizia e del sindaco Ettore Romoli ma tutto è rimasto lettera morta.
Oggi, un piccolo ma importante sviluppo.
(fra.fa.)
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