Fantoccio gay bruciato, la condanna del premier Ma il sindaco si sfila
SPALATO. Non si placano le reazioni su quanto accaduto domenica a Imoschi (Imotski), nella contea di Spalato, dove durante la sfilata carnevalesca gli organizzatori hanno dato alle fiamme un fantoccio che raffigurava una coppia omosessuale con un bambino in braccio. Tantissime - a partire da quella del premier croato Andrej Plenković - le parole di condanna, mentre spunta la dichiarazione del sindaco di Imoschi, convinto che «non si volesse insultare nessuno».
Dopo la denuncia per violazione della legge sulla tutela dei diritti umani sporta alla polizia di Spalato dal parlamentare del Partito socialdemocratico Arsen Bauk, la Procura - ha reso noto dal portavoce - sta esaminando il caso di istigazione all'odio e alla violenza. Plenković è sceso in campo contro i promotori del Carnevale di Imoschi, parlando di episodio inaccettabile.
Il rogo appiccato al fantoccio chiamato “Mladen e Ivo” - proprio i nomi della coppia cui di recente la Corte costituzionale croata aveva riconosciuto il diritto di avere in affido dei bambini - è stato stigmatizzato da Gordan Jandroković, presidente del Parlamento croato. E intanto dopo quanto chiesto dal Capo dello Stato, Zoran Milanović, il ministro della Giustizia Dražen Bošnjaković ha invitato le competenti istituzioni ad agire. Il Difensore civico dei bambini, Helenca Pirnat Dragicević, ha annotato come ad assistere al rogo siano stati numeri bambini: una «vicenda che non può restare impunita».
Ma ad alimentare le polemiche come detto è stato però il sindaco di Imoschi Ivan Budalić (Hdz), che ha detto di non volere immischiarsi in cose che non lo riguardano: «L’episodio riguarda esclusivamente gli organizzatori. Credo però che non volessero insultare nessuno», ha aggiunto scatenando durissimi commenti sui social. La kermesse di Imoschi viene tradizionalmente promossa dalla associazione Bakove svecanosti, il cui presidente Milivoj Djuka è un simpatizzante dell'estrema destra croata che su Facebook appare con una ben visibile svastica alle spalle. —
A.M.
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