Fieste da Viarte da record boom di visitatori a Cormons

Parcheggi esauriti ovunque e molti ospiti giunti da Austria e da Slovenia Ricette per tutti i gusti. Tra le offerte più stravaganti il lecca lecca di frico
Cormons 22 maggio 2016 Viarte 2016. Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone
Cormons 22 maggio 2016 Viarte 2016. Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone

CORMONS. Un fatto testimonia prima e più degli altri il successo clamoroso dell'edizione 2016 della Fieste da Viarte. Ore 13, entrando a Cormons dal sottopasso Saldarini si assisteva ad un'immagine mai vista prima da quando esiste l'enorme parcheggio nell'ex caserma Amadio: auto ovunque in tutta l'area, nemmeno un posto libero.

Centinaia e centinaia di vetture a riempire ettari di terreno: tutto esaurito, e più che una domenica primaverile cormonese sembrava una giornata di piena estate a Grado, di quelle in cui per trovare un parcheggio bisogna affidarsi alla propria buona stella.

E invece era la cartolina di benvenuto della cittadina collinare, letteralmente invasa da migliaia di visitatori provenienti da tutta la regione e non solo: non era raro ieri nei cortili ascoltare lingue straniere, a testimonianza dell'internazionalità di un evento diventato ormai nodo centrale della primavera non solo isontina.

E tutto questo nonostante la concorrenza altrettanto importante, a pochi chilometri di distanza, di un'altra kermesse di valore assoluto come èStoria.

Ma se gli appassionati di attualità e approfondimento trovavano nella manifestazione goriziana piena soddisfazione, altrettanto potevano fare gli amanti di natura e culinaria sui sentieri e nei cortili del monte Quarin: 16 le postazioni aperte, e ce n'era davvero per tutti i gusti. Si potevano assaggiare i canederli con gulasch al cortile 2 con il gruppo proveniente da Friesach, mentre al 3 (Casa Caciottoli) c'era un ottimo orzotto: per gli amanti degli gnocchi fatti in casa invece il paradiso era Casa Samer Drius, alla postazione numero 4. Ronc dai Capucins, al 6, proponeva gelato artigianale bio, mentre imperdibili erano i formaggi di malga e le fragole di Moviment dal Moment al 7. Sei vegano? Non potevi non fermarti all'8, da To Agne Crote, dove il menu era rigorosamente privo di carne, pesce e derivati animali.

I più atletici saranno arrivati sicuramente fino in cima, dove tra Casa Cramer e Casa Juretic c'era l'imbarazzo della scelta con lecca lecca di frico da una parte e insalata al lardo dall'altra.

Apprezzatissima anche la novità dell'apertura dell'Acetaia di Sirk, con degustazioni a km 0, così come tanti applausi hanno ricevuto i vari appuntamenti musicali che hanno contraddistinto la giornata di festa.

«Una manifestazione splendida, la più bella del circondario» è il commento di un ragazzo il cui sorriso dice tutto dell'atmosfera di allegria respirata tra le stradine del monte ieri. «Tutto molto bello”, diceva Bruno Pizzul, storico telecronista Rai.

Matteo Femia

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