Fieste dal Gjal nel ricordo di Bevilacqua

MOSSA. È stata riproposta con successo la Fieste dal Gjal al ristorante Blanchis di Mossa. Protagonista dell'iniziativa presentata dal giornalista e agronomo Claudio Fabbro è stato, come sempre nelle trenta edizioni della manifestazione, il gallo. L'iniziativa ideata dal compianto Marino Bevilacqua, per una vita cultore di tradizioni rurali e scomparso nel novembre 2014, come sempre ha riguardato la salvaguardia di sapori e saperi in via di estinzione. Tre i re dell'aia presenti a Mossa in occasione dell'edizione 2016, assegnati a fine evento ad altrettanti cultori del settore: Orazio Incani, Boris Zorzenon e Stefano Lidi, che a loro volta li hanno affidati ad amici agricoltori nei cui cortili potranno esercitare l’arte della riproduzione. Agronomi, agricoltori, cuochi, gastronomi, enologi e allevatori cui non sfuggono i segreti della sana dieta tradizionale, si sono confrontati a lungo sui reali pericoli che corre il mondo rurale, ultimo baluardo - è stato ribadito - rispetto ad una omologazione che per il consumatore può avere effetti tutt'altro che positivi. (m.f.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo








