Fontanot: «Comune paralizzato dalle leggi»

RONCHI DEI LEGIONARI. La nuova contabilità armonizzata e i bilanci di previsione. È l’ennesima “mazzata” nei confronti dei Comuni.
Ne è convinto il sindaco di Ronchi dei Legionari, Roberto Fontanot, presente, nei giorni scorsi, a un convegno, all’auditorium comunale, al quale era presente Andrea Marani, funzionario del Comune di Vicenza.
La neonata normativa, va ricordato, fissa principi contabili e nuovi vincoli finanziari per la pubblica amministrazione dopo la cessazione del Patto di stabilità e altri vari obblighi imposti ai Comuni.
«È un momento di grande confusione per gli enti locali – ha sottolineato con forza il primo cittadino di Ronchi dei Legionari – e la funzione di queste imposizioni ha quale scopo, a mio parere, quello di paralizzare le funzioni demandate agli stessi. Gli effetti della cessazione del Patto di stabilità non sono ancora del tutto finiti e questo appare come un giro di vite nei confronti dei Comuni, solo e unicamente con lo scopo di creare avanzi di bilancio rilevanti che finiranno con l’implementare le casse del governo centrale, il quale utilizzerà questi fondi per abbattare il debito pubblico fin qui accumulato dalla nostra nazione».
Fontanot, però, non ci sta e fa risaltare tutto il suo malessere e quello della sua amministrazione, per un’imposizione che, di fatto, paralizza ogni possibile investimento.
«In questo modo – sono ancora le parole del primo cittadino – si penalizzano quei Comuni che sono sempre stati attenti alla spesa, che hanno operato in modo virtuoso e che non si sono mai indebitati. Questi Comuni sono chiamati, a loro spese, a sostenere quegli enti locali che, invece, nel corso degli anni, si sono dimostrati sempre poco inclini ad operare con serietà e lungimiranza. Ancora una volta andiamo avanti a tentoni e non riusciamo a dare le risposte ai cittadini che ci chiedono servizi, investimenti ed opere pubbliche».
La speranza del sindaco di Ronchi dei Legionari è che si possa fare “marcia indietro” e venga riconosciuto il valore di chi opera da sempre con serietà e con oculatezza nella spesa pubblica.(lu.pe.)
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