Fratelli d’Italia “stoppa” il vicesindaco in pectore Roberti

In attesa del sabato “forzista” il centrodestra triestino vive il suo psicodramma quotidiano. Già il fatto che il tavolo di coordinamento regionale di Forza Italia per decidere sul caso Trieste sia stato convocato da Sandra Savino a Udine ha mandato più di qualcuno fuori di testa. Ma in realtà potrebbe trattarsi dell’ennesimo depistaggio. L’appuntamento udinese, infatti, dovrebbe essere tutt’altro che risolutivo. Al massimo potrebbe ratificare la scelta di Pordenone con l’appoggio di Fi alla candidatura di Alessandro Ciriani dopo il ritiro di Elio De Anna. Per Dipiazza bisognerà attendere l’incontro chiarificatore a Palazzo Grazioli alla presenza Silvio Berlusconi. Intanto a livello locale scoppia il caso del vicesindaco in pectore ovvero dell’ex candidato e segretario leghista Pierpaolo Roberti. Fratelli d’Italia non ha digerito bene la presentazione leghista (con tanto di foto) del ticket Dipiazza-Roberti. «La fucina non ha mai forgiato un vicesindaco. Di questo non abbiamo mai parlato né discusso» denuncia Fabio Scoccimarro, coordinatore regionale di Fdi, che già non aveva apprezzato il fatto che Dipiazza, all’incontro con Fratelli d’Italia, si fosse portato dietro anche Roberti. Ticket strappato sul nascere. Intanto il Pdl (che sopravvive in Comune) si scaglia contro Franco Bandelli e Alessia Rosolen. «Che i vertici di Un’Altra Trieste si preoccupino di mettere il naso in casa d’altri non è una novità. Francamente però non vediamo come un partito, che ha votato contro le decisioni della giunta Dipiazza prima e spesso in linea con il centrosinistra poi, possa dare valutazioni» fanno sapere irritati i consiglieri Lorenzo Giorgi e Manuela Declich. «Il Pdl non ha partecipato al voto sulla delibera inerente Porto vecchio per un semplice motivo: il provvedimento in questione era tecnicamente inutile. Fossimo stati contro la sdemanializzazione avremmo votato “no”. Il resto sono solo chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere da baretto periferico. Ma ognuno fa politica come meglio crede». Un baretto in centro sarebbe meglio.(fa.do.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo








