Furlanic: «La tua passione ci mancherà»

«Il giorno prima scherzi e parli con lui di politica, il giorno dopo non c'è più. Ciao caro Stefano, mancherai a tutti noi. La tua passione per la montagna ti ha portato via, ma spero che questa tua passione la possa coltivare lì dove sei ora», Iztok Furlanic, presidente del Consiglio comunale, non riesce a credere. E da comunista azzarda persino l’esistenza di un aldilà. «È andato avanti» assicura il “compagno” di Sel ed ex sindacalista della Cgil Waldy Catalano, «Mi dispiace tantissimo» scrive semplicemente Marino Sossi (Sel). «È stato un grave colpo apprendere la notizia e si tratta una grave perdita per la politica triestina» aggiunge Sabrina Morena, coordinatrice provinciale di Sel. «Ciao Stefano, da non credere. Voglio pensarti col sorriso dell'ultima foto che mi hai fatto sulla torre dell'Aquario» scrive Carlo Grilli, consigliere comunale dell’Udc. Nella foto in questione Grilli si finge incatenato. Le condoglianze arrivano anche dalla Lega Nord, con il segretario Pierpaolo Roberti, che abbraccio l’intero gruppo del Pd. E anche gli altri gruppi si accodano nelle condoglianze. Il consiglio comunale, in dono. è una grande famiglia. «Stefano, mancherà la tua simpatia e la tua presenza sempre affettuosa in Consiglio Comunale» scrive il consigliere del Pd Marco Toncelli. L’amico consigliere Manuel Zerjul prova a esorcizzare così la scomparsa «Mi chiamavi il consigliere "birichin", dovevamo vederci per far partire il forum sulla ricerca, per parlare di casa, a settembre mi avevi detto che dovevo iscrivermi a tango... Mi mancherai tanto e quando ci rivedremo ti restituirò i due ero che mi hai prestato venerdì. Riposa in pace fratello». C’è poi il ricordo commosso del compagno circoscrizionale Giancarlo Ressani: «Oggi perdo un compagno di partito, oggi perdo una grande persona, oggi perdo un amico sincero». Franz Foti, l’autore dei gattini per Civati, è senza parole: «Dovevamo vederci in questi giorni per prendere un caffè e parlare del forum università e ricerca a cui teneva tantissimo e si apprestava a guidare. E come sempre sarebbe stato un piacere parlare con Stefano. Vorrei ricordarlo con un sorriso sincero e gentile come quello con cui lui accoglieva sempre tutti, ma oggi non ci riesco». Non è facile sorridere. «Ci sono momenti in cui non si capisce il senso di quello che accade nella vita - scrive il consigliere del Pd e amico Giovanni Barbo -. Oggi è uno di quei momenti in cui pensi che non è giusto. Stefano mi mancherai e mi manchi già. Le tue idee, la tua grinta, il tuo senso dell'umorismo, la tua coerenza continueranno a rimanere un esempio per noi». Trieste attende ancora la sua “ricrescita”. (fa.do.)
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