Furti con destrezza nei centri estetici

All’opera due ragazze in due attività, in città e a Ronchi. La scusa un regalo da fare ad un’amica

Il “modus operandi” è sempre quello: due ragazze, tra i 20 e i 23 anni, ben vestite, si presentano al centro estetico spiegando, in perfetta lingua italiana, di voler fare un regalo a una loro amica, con la quale si sono date appuntamento al negozio per condividere la scelta. Con questo “artifizio”, rimanendo in attesa all’interno del centro estetico, non senza una certa destrezza, in un gioco delle parti, puntano a mettere le mani nella cassa per prelevarne i contanti. Fino poi a sparire con la scusa di andare a cercare l’amica che non si vede arrivare.

È accaduto almeno un paio di volte. Giovedì 28 febbraio, due ragazze, alte un metro e settanta-settantacinque, di corporatura snella, more, si sono “messe all’opera” al centro “Lp Estetica Low-Cost” di via Primo maggio. Era il primo pomeriggio, la coppia è entrata nel negozio chiedendo informazioni circa un buono-regalo da 100 euro per un’amica, attesa li per lì proprio per lasciarle decidere la tipologia del servizio. Intanto una delle due, nell’impegnare l’attenzione della titolare del centro, ha richiesto informazioni su alcune creme. E nel frattempo la complice è riuscita con nonchalance a rovistare nella cassa prelevando il contante della giornata. Una volta intascato, è andata in scena l’ultimo atto della “commedia”: la ragazza impegnata con le creme, ha sostenuto di aver visto l’amica passare davanti al negozio senza fermarsi. È la scusa buona per andare a chiamarla e darsi così alla fuga.

Simili scansioni sono avvenute, il giorno successivo, venerdì 29 gennaio, in un altro centro estetico, “Infinity Emotion” di Ronchi. Anche in questo caso il copione è molto simile. In questo caso, le ragazze descritte dal personale del negozio sempre more, l’una con i capelli a incorniciarle il viso, piuttosto marcato, l’altra con una capigliatura fino alle spalle e con le lentiggini, in perfetto italiano hanno chiesto informazioni per un regalo di compleanno.

La solita attesa dell’amica che le avrebbe raggiunte, il tempo in questo caso di arraffare i soldi dal portafoglio contenuto nella borsetta di una dipendente lasciata sul banco della cassa. La scusa per dileguarsi è stata quella di voler telefonare all’amica che tardava.

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