Generali, cda il 9 febbraio: consulto sul dopo-Greco

In programma una informativa di Galateri: ipotesi di interim al presidente in attesa che spunti il nome del nuovo Ceo. In pole position Donnet e Minali
L'amministratore delegato di Generali Mario Greco
L'amministratore delegato di Generali Mario Greco

TRIESTE. Gran consulto martedì 9 febbraio per il consiglio d’amministrazione delle Generali. Dopo la decisione del Ceo Mario Greco di lasciare il Leone per prendere la guida di Zurich dal 1° maggio, l’appuntamento servirà in prima battuta per un'informativa da parte del presidente Gabriele Galateri sull'indisponibilità del manager a un secondo mandato e sulla sua disponibilità invece a rimanere in carica sino all'assemblea del 28 aprile, prima di passare a Zurich.

Dopo-Greco, Generali verso la scelta interna
Alberto Minali

Toccherà al board valutare se affidare le deleghe al presidente e anticipare la data di uscita di Greco. Molto dipenderà dai tempi per la ricerca di un sostituto. I soci sono al lavoro sull'opzione interna: in pole position il responsabile per l'Italia Philippe Donnet e il Cfo Alberto Minali. Fra le varie ipotesi anche quella di un tandem con Donnet Ceo e un direttore generale (Minali) con poteri più ampi. In questi giorni è stato fatto anche il nome del numero uno di Generali Deutschland Giovanni Liverani. Ma è ancora aperta l’ipotesi di un candidato esterno. Salvo accelerazioni, al momento risulta prematuro che si arrivi alla riunione già con il nome del sostituto di Greco.

L'incertezza non aiuta il titolo in borsa. In una nuova seduta difficile sui listini il Leone ha lasciato sul terreno un altro 3,7% (a 13 euro) portando così all'11% le perdite segnate dall'annuncio dell'addio di Greco la scorsa settimana. Intanto, secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, Mediobanca ha cominciato ad alleggerire la propria posizione di socio forte del gruppo triestino cedendo una quota dello 0,22%. Ma le quotazioni attuali non aiutano i piani di vendita di Piazzetta Cuccia.

Generali, Greco lascia e passa a Zurich
L'amministratore delegato di Generali Mario Greco

A infierire sul gruppo ci ha pensato Bernstein, casa di investimento già in passato critica verso la gestione di Greco e ancora prima di chi lo aveva preceduto. «L'uscita inattesa del Ceo lascia Generali in una situazione precaria», affermano gli analisti e citano il «turnaround non ancora completato», «il rischio di credito», «le banche italiane ancora in difficoltà e Solvency II che sta rilevando di più la debolezza del capitale» del gruppo. Bernstein si chiede quindi se non aver concesso a Greco una remunerazione in linea coi 30 milioni offerti da Zurich per il suo incarico triennale sia stata una buona scelta. Non manca poi un attacco a Mediobanca: «Perché investire nelle azioni di una società che è gestita in fin dei conti a beneficio di un socio che ha il 13%?». Con questa governance, conclude Bernstein nella sua nota agli investitori guardando al dopo-Greco, «è molto improbabile che venga preso un Ceo dall'esterno».

Riproduzione riservata © Il Piccolo