Generali, per il dopo-Greco cacciatori di teste in campo

MILANO. Accelerata per il successore di Mario Greco alla guida di Generali. Secondo quanto appreso da Il Piccolo, a brevissimo vi sarà la designazione di una società di head hunting. Dopo un lungo screening delle candidature, nella riunione del comitato nomine che si è svolta ieri sarebbe emerso con prepotenza il nome di Russell Reynolds, multinazionale del settore con una forte expertise nel settore finanziario.
Tra le altre cose, dalla scorsa primavera la società affianca Assogestioni nella scelta dei candidati dell'associazione in occasione dei rinnovi dei board. Un ruolo prettamente tecnico, quello svolto dalla società che da 25 anni è presente in Italia con una sede a Milano, che non tocca temi di opportunità.
Dunque gli head hunter scendono in campo (così come fatto da Zurich, che si è affidata addirittura a due società di cacciatori di teste come Mwm ed Egon Zhender nella procedura che poi ha portato alla scelta di Greco), ma il loro ruolo sarà complementare a quello dei grandi soci. Che, come sempre, dovranno fare considerazioni legate a pesi e contrappesi nella definizione del nuovo group ceo e nell'assegnazione delle deleghe ai massimi vertici.
Questo significa che restano in pista entrambe le opzioni: la soluzione interna, con Philippe Donnet (ceo di Generali Italia) e Alberto Minali (cfo a livello di gruppo) in pole position, sia quella di un manager esterno.
Di certo c'è che occorre fare presto, in modo da dotare il gruppo di una guida sicura, capace di tranquillizzare gli investitori in una fase di prolungata turbolenza dei mercati. L’intenzione a quanto appreso resta quella di individuare il novo ceo fra fine febbraio e metà marzo. Da inizio anno il titolo a Piazza Affari ha perso circa il 30%, anche se nelle ultime sedute ha recuperato un po' di terreno rispetto ai minimi (ieri è cresciuto del 2,32%, chiudendo a 11,91 euro).
Nella giornata di ieri, nella sede milanese di piazza Cordusio si è svolto anche un consiglio di amministrazione di Generali, che tuttavia non ha affrontato il tema del successore, ne ha fornito indicazioni strategiche. L'appuntamento era in calendario da tempo, come occasione di aggiornamento sulla situazione dei conti e non sono emerse decisioni di particolare rilievo. A presiedere l'incontro è stato il presidente Gabriele Galateri, la cui posizione appare più solida di qualche settimana fa, dopo le parole di stima pronunciate nei suoi confronti dai grandi azionisti. Difficilmente il rinnovo dei vertici riguarderà anche la sua posizione, per quanto la situazione resti particolarmente fluida. Indicazioni più precise sono attese al massimo entro due settimane.
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