Gherghetta al Pd: «Medeot e Cicogna si tirino indietro»

GRADO. Luciano Cicogna ed Elisabetta Medeot devono fare un passo indietro per far spazio a una terza persona che possa guidare il centrosinistra locale. È già stata individuata e, come afferma il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta, è gradita anche alla presidente regionale Debora Serracchiani e al vice presidente Sergio Bolzonello. Le novità, dunque, sono in arrivo. Gherghetta non fa assolutamente alcun nome, prima devono essere gli altri a fare il passo indietro convergendo sulla soluzione indicata. Quello di Gherghetta, da sempre sostenitore delle primarie aperte, è in realtà un appello pubblico molto forte diretto proprio alla Medeot e a Cicogna a muoversi in tal senso, poiché in questo momento di particolare e complicata situazione del centrosinistra locale è necessario abbassare i toni e mettere al centro il bene dei gradesi. «Ciò perché – dice Gherghetta – Grado sta rimettendosi in moto e questo è un fatto positivo che non può essere interrotto». Secondo il presidente della Provincia, «checché se ne dica, la Medeot è una grande novità politica per la comunità gradese perché ha ribaltato il tradizionale rapporto tra cittadini e politica, in linea con la strada che la politica deve attuare in tutta Italia. A questo punto, però – aggiunge -, è indispensabile un passo indietro di tutti i protagonisti per la ricerca di un nome nuovo che garantisca questo nuovo modo di fare politica e garantisca capacità concretezza e onestà di esecuzione». L’esponente provinciale sottolinea che il centrosinistra unito in questo senso potrebbe farcela nel vincere le prossime elezioni comunali, perché «è evidente che il centrodestra con la candidatura di Roberto Marin è portatore di vecchie logiche e vecchie politiche che abbiamo già visto e che nessuno vuole più rivedere».
Tutto facile dopo questo annuncio? Non proprio. La questione più importante è che l’assemblea del Pd prenda atto di quanto sta accadendo. Cosa non semplice poiché, almeno sino ad ora la sezione Pd gradese, peraltro sostenuta anche da buona parte del direttivo, è rimasta stretta sulla decisione assembleare che ha scelto Luciano Cicogna come candidato. «È importante – dichiara Gherghetta - che l’assemblea del Pd prenda atto delle novità che ci sono in campo e non continui sulla strada intrapresa; in caso contrario rischia solo l’isolamento. Alla Medeot chiedo anche di fare un passo indietro – aggiunge - e di mettersi a disposizione di quel nome nuovo che tutta Grado richiede sapendo che il suo ruolo non può che essere quello di artefice e testimone della nuova Grado che deve nascere». Ma Gherghetta è veramente convinto che le varie anime del centrosinistra facciano un passo indietro? «Sono convinto che il centrosinistra saprà trovare la quadra e superando personalismi ormai inutili saprà affermare quel mix di esperienza e di novità che potranno fare solo bene alla politica e a Grado». Insistiamo sul nome di quello che potrebbe essere il nuovo e unico candidato del Pd ma anche, come dice Gherghetta del centrosinistra. «È già stato individuato ma non si può ancora fare il nome, prima bisogna che Cicogna e Medeot facciano passo indietro. Dico queste cose non solo a titolo personale, ma dopo essermi confrontato con i livelli massimi del centrosinistra regionale». Si aspetta che Serrachiani e Bolzonello confermino questa linea? Secca la risposta di Gherghetta: «Sì, è già stato fatto il nome anche a loro». Ma se l’assemblea del Pd o i maggiorenti del Pd si esprimeranno in maniera contraria? «Si assumeranno tutta la loro responsabilità e penso che resteranno isolati.
@anboemo
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