Giovanardi con il Sap per tutelare gli agenti
La domanda da porsi è «chi difende i difensori?». Così l’ex ministro Carlo Giovanardi ha esordito nel corso della conferenza organizzata dal Sindacato autonomo di polizia (Sap) dal titolo “La sicurezza dei poliziotti per la sicurezza dei cittadini”. «Poliziotti, Carabinieri e Finanzieri - ha detto - oltre che essere penalizzati sotto il profilo economico, ogni volta che devono esporsi, invece di incontrare la solidarietà della politica e delle istituzioni sono criminalizzati. Se poi passerà, come potrebbe accadere - ha aggiunto - la norma che prevede il reato di tortura, la situazione per le forze dell’ordine precipiterà. Se noi impediamo loro di reagire anche alle aggressioni - ha continuato - viene meno il diritto alla sicurezza, che invece deve essere garantito a tutti i cittadini. Trovo poi inaccettabile che il governo non trovi il tempo - ha concluso Giovanardi - per ricevere i sindacati delle forze dell’ordine».
Il segretario provinciale del Sap, Lorenzo Tamaro, ha spiegato che «per garantire la sicurezza è necessario che le forze dell’ordine abbiano a disposizione le tutele normative e gli strumenti e le dotazioni indispensabili per il loro servizio. Malgrado alcune statistiche indichino un calo di reati - ha aggiunto - nella cittadinanza resta alta la percezione del fenomeno contrario. A Trieste - ha sottolineato ancora il segretario provinciale del Sindacato autonomo di polizia - abbiamo un numero di agenti inferiore al passato e troppi poliziotti sono in età avanzata. Chiediamo perciò - ha concluso Tamaro - equipaggiamenti adeguati, addestramenti e garanzie normative». Il consulente del lavoro, Roberto Cason, ha detto che «Poliziotti, Carabinieri, Finanzieri sono tutti dipendenti dello Stato e, come tali, vanno tutelati. Esistono normative in materia ben precise, che prevedono anche l’audizione delle organizzazioni sindacali. Dal punto di vista normativo - ha concluso - la legge deve tutelare le forze dell’ordine come lavoratori».
(u.s.)
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