Giro di coca da Duino a Monfalcone

Smantellata banda specializzata nello spaccio di cocaina. I canali di rifornimento della droga smerciata toccano pure Monfalcone e Grado oltre a Trieste e Duino portano fino a Napoli e Milano. I carabinieri di Aurisina hanno messo ko la rete di spacciatori collegata a Diego Deste, 43 anni, il pescivendolo del Villaggio del Pescatore, il grande accusatore dell’ex capo della Squadra mobile Carlo Lorito (poi assolto fino in Cassazione e poi completamente riabilitato). In carcere - raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare del gip di Gorizia Rossella Miele emessa su richiesta del pm isontino Paolo Ancona - sono finiti cinque personaggi ritenuti di primo piano nello spaccio di neve. A Trieste, ma anche e soprattutto Monfalcone e Gorizia. Si tratta di L.T.; 33 anni, E.H., 29 anni; albanesi; del napoletano G.E., 46 anni; di A.Z., 61 anni, di Grado e di L.L., 68 anni, di Monfalcone. I loro nomi completi non sono stati diffusi dagli investigatori in quanto sono ancora in corso accertamenti su quella che viene indicata come una rete estesa e soprattutto particolarmente ramificata.
L’indagine, come detto, è partita dall’arresto di Deste avvenuto il 5 giugno dello scorso anno. Il grande accusatore di Lorito era incappato in un posto di controllo dei militari che, dopo averlo perquisito, lo avevano trovato in possesso di quasi 5 grammi di “neve” purissima con i quali avrebbe potuto ottenere fino a 103 dosi. Poi era scattata, su richiesta del pm Maddalena Chergia, un’ordinanza di custodia cautelare del gip Guido Patriarchi. Deste era finito ai domiciliari in un centro di disintossicazione di Pescia, non lontano da Montecatini Terme. A suo carico i carabinieri di Aurisina avevano fin da subito evidenziato una lunga serie di episodi di spaccio di cocaina. Tutti avvenuti nello scorso mese di maggio e fino a giugno.
Deste - secondo i carabinieri - acquistava la droga in Slovenia ma anche a Napoli e poi la cedeva ai suoi clienti. Ogni due, tre giorni ha spacciato 500 euro di cocaina. Ma non solo. Il suo giro d’affari riguardava anche Monfalcone. L’attività d’indagine ha infatti consentito così di risalire a una fitta rete di importatori e piccoli spacciatori che avevano il compito di smerciare la neve soprattutto nella città dei cantieri. In particolare è emerso che L.L. - lo spacciatore di Monfalcone di 68 anni, quindi non certo un ragazzino - aveva attivato un canale su Milano in aggiunta a quello attivato su Napoli da parte di Deste. Lì i due albanesi E.H. e L.T. lo rifornivano di quantitativi rilevanti di cocaina. In due occasioni gli investigatori del nucleo operativo sono riusciti a documentare diverse consegne di cocaina sia a Gorizia ma anche a Trieste. E infine - così emerge dalle indagini - anche a Verona.
Insomma un’attività «minuziosa e ricca di riscontri oggettivi e verifiche operate sul campo», come si legge in un comunicato stampa del comando provinciale di Trieste. Tant’è che in totale i militari hanno stimato uno spaccio di oltre 4 chilogrammi di cocaina. In cui sono emersi anche tre tentativi di estorsione attribuiti proprio al monfalconese L.L. nei confronti di alcuni clienti che non riuscivano a pagare. (c.b.)
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