Giù alberi e siepi per liberare la scuola ostaggio dei cinghiali

È un po’ come decidersi a dare una bella accorciata ai capelli d’un bimbo che frequenta una classe infestata dai pidocchi, a titolo giustamente preventivo. È un po’ come, certo, ma non è proprio così, perché qui il rischio è ben più serio del doversi semmai grattare la testa o del disgusto dato dal ritrovarsi al caso un minuscolo parassita sul cuscino fresco di bucato. Per scongiurare ogni eventuale incidente, qualsiasi imprevisto peggiore degli avvistamenti di cinghiali denunciati finora nei paraggi, il Comune - anche in risposta alle sollecitazioni giunte da insegnanti e genitori - scende ufficialmente in campo con tecnici, manovali, motoseghe, falciatrici e rastrelli per “rasare” la vegetazione incolta che oggi circonda il comprensorio scolastico di via Commerciale sotto Campo Cologna e che rappresenta certamente una delle concause principali delle allarmanti “incursioni” dei bestioni selvatici nel comprensorio stesso.
Costo dell’operazione - che partirà in questi giorni e che prevede pure la sistemazione della recinzione nei punti in cui, proprio grazie alla pulizia del verde, sarà nuovamente possibile localizzare i “buchi” da dove trovano un facile accesso gli animali - circa 45mila euro, reperiti negli assestamenti del bilancio 2016. Non proprio bruscandoli. Ma la sicurezza con la “S” maiuscola, specie quando ci sono di mezzo i bambini - e si sa quanto pericolose possono rivelarsi le scorribande dei cinghiali e soprattutto le loro successive fughe tra le persone in preda alla paura - non ha prezzo.
Ad annunciare l’intervento è il ticket rosa, oramai collaudato quando si tratta di mettere mano alle scuole, costituito dagli assessori ai Lavori pubblici e all’Educazione Elisa Lodi e Angela Brandi, che ieri hanno fatto diffondere all’Ufficio stampa del Comune un comunicato in cui informano appunto che al sopralluogo urgente compiuto in loco esattamente due settimane fa, il 6 febbraio - dopo che poche ore prima la Forestale aveva dovuto abbattere tre esemplari da mezzo quintale dentro il recinto - ora segue finalmente l’attesissimo intervento di messa in sicurezza della cintura verde attorno al polo che ospita l’elementare Longo, la materna Tomizza e il nido comunale Verdenido. «Questa settimana inizieranno le operazioni di sfoltimento di tutta una fascia di circa due o tre metri lungo tutto il perimetro del comprensorio scolastico», così Lodi e Brandi nella nota stampa.
L’intervento - che dovrebbe durare una quindicina di giorni - si concretizzerà in «un sensibile sfoltimento» tra «sottobosco» e «rampicanti» sulla «recinzione», nonché nella «potatura» delle «alberature che invadono le sedi stradali delle vie che circondano il comprensorio». E «sarà poi sostituta la recinzione dove mancante o insufficiente e sarà garantito un accesso agibile lungo tutto il perimetro per rendere possibili e meno costose le future manutenzioni».
A proposito quindi della «grande superficie verde di pertinenza, molta parte di essa lasciata a bosco spontaneo, specialmente quella lungo il perimetro», la giunta Dipiazza non manca neanche in questa occasione di prendere - almeno a quanto è lasciato intendere - le distanze da quella che l’ha preceduta: «Negli anni passati - recita in effetti la nota di Lodi e Brandi - sono stati ridotti gli interventi di manutenzione ordinaria sul verde in genere dei comprensori scolastici e in particolare di quelli di dimensioni come quello di via Commerciale, limitando gli interventi alle zone realmente fruite dall’utenza scolastica. Tutto ciò, oltre ad aver fatto raggiungere il limite relativo possibile per ragioni di sicurezza e stabilità della situazione di molte alberature lungo il perimetro che interferiscono con la viabilità circostante, ha anche favorito il fenomeno dello stazionamento di cinghiali nell’ormai fitto sottobosco che si è naturalmente creato in ampie zone del comprensorio».
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