Gli alloggi comunali saranno a disposizione delle famiglie in difficoltà

L’assessore al Welfare Silvana Romano convocherà già oggi una riunione operativa
«Gli alloggi comunali nelle strutture di via Faidutti e di via Campagnuzza devono essere messi a disposizione non solo degli anziani ma anche di tutte le persone in stato di necessità. Verificheremo gli spazi e la tempistica per effettuare una modifica del Regolamento di tali appartamenti che è stato rifatto appena sei mesi fa e in maniera indegna». Il neoassessore al Welfare, Silvana Romano Zamparo intende concretizzare in tempi brevissimi quello che era uno dei suoi principali impegni presi in campagna elettorale. Già questa mattina alle 9 incontrerà il suo staff per fare le prime valutazioni. «La nostra intenzione - spiega il neoassessore - è di modificare quel regolamento che, a nostro parere, è assolutamente inadeguato rispetto a quelle che sono le esigenze reali della popolazione.


Considerato poi che i primi bandi hanno avuto una risposta di gran lunga inferiore a quanto ci si aspettava, riproporremo un nuovo bando. Questa volta però riteniamo che i cittadini debbano essere informati più capillarmente di questa necessità. Pertanto, se il bando verrà emanato, faremo in modo che l’informazione al cittadino sia tempestiva e il più possibile efficace». Silvana Romano, subito dopo la decisione di Romoli di affidargli il «super-assessorato» all’Assistenza, ha effettuato un sopralluogo sia alle strutture di via Faidutti e di via Campagnuzza sia alla casa di riposo Angelo Culot di Lucinico.


Come si ricorderà - nel novembre scorso - erano perveuute solo sei domande per i 15 alloggi messi a disposizione dal Comune di Gorizia. L’amministrazione era riuscita a soddisfare tutte le richieste presentate dai goriziani. Anzi, si era ritrovata con degli appartamenti vuoti da utilizzare, probabilmente, per le emergenze. Questo era stato l’esito del bando per l’assegnazione di alloggi nelle strutture di via Faidutti e di via Campagnuzza, riservate ad anziani e a persone a basso reddito. Il risultato, vista la fame di case e le crescenti difficoltà economiche, era stato sorprendente. «Non sono certo i numeri che ci aspettavamo - era stato il commento dell’allora assessore comunale ai Servizi assistenziali, Luciano Gentile -. Da un lato questo ci rassicura, dal momento che dimostra l’inconsistenza dell’emergenza abitativa di cui si parla».


Il nuovo Regolamento per l’assegnazione degli alloggi nelle strutture comunali di via Faidutti e di via Campagnuzza diventò realtà nel settembre dello scorso anno. A disposizione i 24 alloggi siti in via Campagnuzza (per le dimensioni strutturali sopperiscono alle esigenze abitative di una sola persona) e i 52 del centro anziani Sinigaglia di via Faidutti (appartamenti per due persone). Il regolamento approvato dalla giunta Brancati prevedeva due tabelle distinte per la valutazione della situazione patrimoniale. Il limite massimo di reddito è fissato a 20mila euro in caso di persone singole, mentre sale a 22.222,22 euro per nuclei familiari composti da due persone. La prima fascia di reddito, che dà diritto a quattro punti in graduatoria, va da zero a 5.250 euro all’anno, la seconda (3,75 punti) arriva a 6.250 euro e così via fino al 17.o scaglione, quello che supera i 20mila euro, che non prevede alcun passo in avanti in graduatoria. È in base a questi criteri che i Servizi assistenziali del Comune oggi assegnano i posti via via a disposizione nelle due strutture per anziani.

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