Gorizia candidata per i campionati italiani di scherma

La prima impressione è stata buona e ora la parola passa all’ufficio tecnico della Federazione italiana scherma: se dal punto di vista degli spazi gli impianti sportivi goriziani risulteranno idonei, il prossimo anno la città potrà ospitare i campionati italiani assoluti di scherma. La risposta arriverà in tempi brevissimi: il consiglio federale si riunirà per deliberare la sede della manifestazione del 2017 il 30 maggio.
A fine mese i giochi saranno quindi chiusi. Per Gorizia le chance di successo sono alte, ma in caso di un’eventuale parere negativo non ci sarà comunque una “bocciatura”. La Fis, per bocca del presidente nazionale e vice presidente della Fédération internationale d'escrime Giorgio Scarso, assicura che, comunque andrà a finire, l’anno prossimo il capoluogo isontino ospiterà un evento di primo piano. Per Gorizia i campionati assoluti rappresenterebbero un’importante vetrina turistica. Tra la fine di maggio e le prime due settimane di giugno, per quattro giorni, in città arriverebbero circa 500 atleti, a cui si aggiungerebbero i tecnici, i dirigenti, gli arbitri e i familiari dei partecipanti.
Nel complesso, almeno un migliaio di persone. Accompagnato dal sindaco Ettore Romoli, dal consigliere comunale con delega allo Sport Giuseppe Ciotta e dal presidente Fis Regionale Paolo Menis, Scarso ha visitato il PalaBigot, il PalaBrumatti, la sede dell’Unione ginnastica goriziana e il padiglione D del quartiere fieristico. «L’incontro con i rappresentanti istituzionali è stato cordiale – assicura Scarso, che tra le altre cariche ha quella di vicepresidente del Coni e che lunedì è stato a Nova Gorica per rinnovare l’accordo di collaborazione tra la scherma italiana e quella slovena -. A Gorizia vorremmo dare vita a un grosso evento per dare la possibilità ai giovani di conoscere questa città in un momento importante come quello del centesimo anniversario della Prima guerra mondiale. Stiamo facendo le nostre valutazioni, ma l’impatto è stato senz’altro positivo. Se non dovessero esserci le condizioni per gli assoluti, organizzeremo un altro evento». «Nasce tutto da un contatto tra il sindaco e Menis – ricorda Ciotta -. Abbiamo fatto una chiacchierata in ordine a tutte le possibilità logistiche, poi abbiamo visitato gli impianti per avere una panoramica precisa della situazione. Nel padiglione D si potrebbero svolgere le eliminatorie e al PalaBigot si monterebbero le 4 pedane per le finali. L’Ugg sarebbe una bella cornice anche perché si trova in centro, ma nelle palestre c’è poco spazio per il pubblico e per le televisioni. Adesso verrà fatta la proposta e, se verrà dato il via libera, a giugno andremo a Roma a prendere la bandiera olimpica che custodiremo fino a quando la cederemo a chi ci succederà». Stefano Bizzi
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