Gorizia, da luglio taglio di un’ambulanza

Dal primo luglio il servizio del 118 avrà un’ambulanza in meno. È l’ennesimo piccolo ramoscello della sanità isontina che viene tagliato. Un'altra ambulanza era stata eliminata a febbraio. Allora si trattava di quella convenzionata con la Croce verde goriziana con un autista soccorritore e un infermiere professionale. Era dedicata ai trasporti urgenti tra i diversi ospedali del territorio nella fascia oraria 8-20. Questa volta ad essere soppressa sarà quella della reperibilità notturna in servizio dalle 19 alle 7 per il trasporto dei pazienti.
Questo significa che in caso di necessità, a dover trasferire a Udine, piuttosto che a Trieste o a Padova, un paziente che avrà bisogno di specifica assistenza dovrà essere un mezzo d’urgenza che, giocoforza, verrà sottratto al presidio del territorio. Nel corso del 2013 gli interventi d’emergenza del 118 sono stati complessivamente 23.041. La mole di lavoro è stata svolta da una pattuglia formata per Gorizia da un’automedica e un’ambulanza in servizio sulle 24 ore convenzionata con la Croce verde goriziana a cui si aggiungevano un’ambulanza sulle 12 ore per il soccorso e una - sempre sulle 12 ore - dedicata ai trasporti urgenti (la prima è stata già tagliata, la seconda è pronta ad essere sacrificata in nome del risparmio); per Monfalcone da un’automedica sulle 24 ore convenzionata con la Croce verde goriziana e da due ambulanze convenzionate con la Cri (una sulle 24 ore e una sulle 12); per Grado da un’ambulanza sulle 24 ore convenzionata con la Sogit e per Cormons da un’altra ambulanza – sempre sulle 24 ore - convenzionata con la Croce Verde.
Sulla questione dei soccorsi, ieri mattina il consigliere regionale Rodolfo Ziberna ha depositato un’interrogazione rivolta alla presidente Serracchiani e all’assessore alla Sanità Santoro. Nel definire “folli” i tagli imposti alla Sanità isontina dalla giunta, l’esponente di Forza Italia lancia l’allarme e invita a non giocare con l’incolumità dei cittadini: «La prestazione sanitaria offerta dalla nostra regione – premette – è una delle migliori d’Europa e forse del mondo intero, questo però non significa che possiamo fare dei passi indietro sopprimendo un’altra ambulanza in modo da generare ulteriori disagi ai cittadini o, peggio, mettendo a repentaglio la loro sicurezza. Queste scelte discendono dal taglio di oltre 15 milioni di euro imposti dalla Giunta regionale all’Azienda isontina, nonostante l’Assessore e la Presidente continuino ad affermare che l’inverosimile ed inaudito taglio non comporterà una riduzione dei servizi. Appare scandaloso che si costringa un’Ass a tagliare sull’emergenza, ovvero sul primo anello della catena, il più importante perché se un intervento è programmabile non lo è per definizione un’emergenza».
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