Gradisca, l’enoteca cambia gestione
GRADISCA. Cambio della guardia nella gestione dell'enoteca regionale "La Serenissima" di Gradisca. Con un'operazione vissuta sottotraccia, lontano da clamori, l'amministrazione comunale - proprietario dell'edificio di via Battisti - ha dato il suo placet al passaggio di testimone fra la Clas del gradiscano Renato Tedesco, che gestiva l'enoteca dal 2012, e la Lotus Flowers srl di Cervignano. Tecnicamente si tratta di una cessione di ramo d'azienda, formula che consente una continuità operativa pressoché immediata al prestigioso locale di palazzo dei Provveditori Veneti. La notizia dell'avvenuto avvicendamento non è di poco conto. La "Serenissima", infatti, non è un locale qualunque. Seconda in Italia per anzianità dopo quella di Siena, è stata una delle prime enoteche pubbliche d'Italia, fondata nel 1965 per una felice intuizione dell'allora Azienda autonoma di turismo e soggiorno di Gradisca e Redipuglia, del presidente e direttore d'allora, Giulio Portelli e Bruno Patuna, dell'amministrazione comunale dell'epoca guidata dal sindaco Marino Di Bert e del primo responsabile, Edoardo de Finetti. Per oltre cinquant'anni è stata la vetrina dell'eccellenza vitivinicola ed enogastronomica regionale, passando dalle gestioni pubbliche di Ersa e Agrapromo a quelle private di Ais Sommelier Fvg, Clas e oggi appunto Lotus Flower, che raccoglie professionisti del settore ristorazione ed eventi. Il subentro è stato presentato ieri alla stampa nel locale di via Battisti, presenti il sindaco Linda Tomasinsig con gli assessori Boscarol e Cernic, e i nuovi titolari rappresentati da Stefano Buian. «Ringraziamo il precedente gestore Renato Tedesco per la sua collaborazione di questi anni - ha spiegato Tomasinsig -. Durante il suo percorso ha maturato un cambio di prospettive rispetto alla sua presenza qui ma un lavoro molto corretto di tutte le parti ci consente questo avvicendamento. La stessa convenzione lasciava aperta questa possibilità. Ora vista la credibilità dei progetti possiamo continuare a perseguire quegli obbiettivi per cui la Serenissima si è sempre distinta». La convenzione in essere, della durata di sei anni, si concluderà nel 2017. Il canone per l'utilizzo di palazzo Provveditori Veneti si aggira attorno ai 14mila euro annui. Entusiasmo e tanta voglia di fare nelle parole di Stefano Buian e i suoi soci: «Il Friuli Venezia Giulia del buon bere è ai vertici fra le mete dalla famosa guida 2016 Lonely Planet - ha affermato - per cui il mondo enoico si pone al centro del sistema di promozione turistica regionale. E Gradisca, tra Collio, Isonzo e Carso, è nel cuore di questo sistema. Vogliamo che alla Serenissima si incontrino il vino, le filiere di produzione agroalimentare e gli eventi». Fra le "armi" promozionali anche un avveniristico banco mobile per lo street food che consentirà alla Serenissima, e dunque a Gradisca, di raggiungere piazze ed eventi di tutta la regione. Opening night della nuova enoteca sabato alle 18 con apertivo e concerto del pianista Claudio Cojaniz con lo spettacolo Balkansongs ad aprire una stagione di eventi speciali a rilancio del locale. E a fine mese la grande vetrina del Gran No è, che come rivelato dal curatore Stefano Cosma, quest'anno avrà il suo cuore all'enoteca e nella trasfrontaliera Malvasia il suo tema portante.
Luigi Murciano
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