Grado ritenta con l’Unesco e punta tutto sulla laguna

GRADO. L'isola tenta nuovamente l'inserimento nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco. E lo fa con un ordine del giorno diretto al sindaco e ai capigruppo, dal consigliere di minoranza del Pd, Luciano Cicogna. Per ora è già stato sottoscritto dai consiglieri di maggioranza.
Dopo alcuni tentativi fatti nel 2005 (allora si raccolsero ben circa 25 mila firme per l'inserimento delle basiliche), che non hanno prodotto nulla di concreto, oggi è la volta del consigliere del Pd, che fa innanzitutto presente che nel corso della precedente amministrazione era stato dato mandato all'ex sindaco e agli amministratori dell'ex Provincia di Gorizia, di mettere in atto tutte le azioni necessarie per inserire Grado nel patrimonio mondiale Unesco ma che a oggi, nonostante le proposte fatte, il percorso di valutazione e inserimento di Grado nel patrimonio mondiale Unesco, non è ancora iniziato.
Ecco allora, secondo Cicogna, la necessità di riscrivere e portare avanti una proposta nuova e credibile per l'inserimento di Grado nel patrimonio mondiale Unesco «attribuendo l'eccezionale valore universale al paesaggio naturale e alla cultura della laguna gradese». L'ordine del giorno presentato da Cicogna impegna il sindaco a procedere alla discussione e alla votazione di un nuovo e più aggiornato ordine del giorno per l'inserimento di Grado e la sua laguna nella lista del patrimonio mondiale Unesco nel corso della prossima convocazione del consiglio comunale. In sintesi si tratta di riformulare la richiesta considerando Grado e la sua laguna come unici parametri al fine di ottenere l'iscrizione, in quanto «la straordinaria biodiversità e la ricchezza di paesaggi della laguna valorizzano l'insieme delle risorse naturali, culturali, paesaggistiche e produttive presenti sul territorio di Grado».
Il riconoscimento, fa presente l’esponente Pd, può essere fattore di sviluppo economico in quanto i progetti che vengono realizzati per la gestione dei siti Unesco possono beneficiare di contributi europei ("verrà dato mandato agli europarlamentari di promuovere e seguire l'iniziativa") «Inoltre - afferma Cicogna - il riconoscimento sarebbe utile come forma di conservazione, tutela, e valorizzazione territoriale». E ricorda che una parte della laguna,un centinaio di ettari di superficie, ricade entro i confini amministrativi del Comune di Aquileia (già sito Unesco). L'ultimo passaggio di Cicogna è quello che riguarda il riconoscimento della capacità delle comunità locali di saper trovare il giusto equilibrio fra uomo e natura, la tutela dell'ambiente garantita dai siti Unesco al fine di valorizzare anche la laguna come risorsa con le sue valli da pesca, l'albergo diffuso in laguna, gli agriturismi e ristoranti che attirano turisti da ogni parte del mondo.
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