Guardia ginecologica verso lo stop a Latisana

LATISANA. Stop alla guardia ginecologica all’ospedale di Latisana. La voce ormai gira con insistenza, confermata da alcuni incontri “tecnici” fra il personale del reparto. Dopo la sospensione dell’attività del punto nascita e della guardia pediatrica, a giorni all’ospedale di Latisana potrebbe venire meno anche la presenza del medico ginecologo in orario notturno e nei festivi. La carenza di personale sarebbe all’origine anche di questo nuovo taglio ai servizi della struttura sanitaria della Bassa Friulana Occidentale. Mancherebbero all’appello, per continuare a garantire il servizio nel reparto unico fra Palmanova e Latisana almeno cinque medici. Ciò aumenta le probabilità che all’ospedale di Latisana (dove già non è più possibile nascere da circa un mese e mezzo) venga anche meno la presenza sulle 24 ore del ginecologo di guardia, per poter affrontare emergenze ostetriche e ginecologiche. Il tutto all’avvio della nuova stagione turistica. «Mi sembra la solita diffusione di notizie false, mirata ad agitare le acque», replica l’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca.
«Il giochetto è sempre lo stesso: si sottraggono lentamente risorse fino a che la situazione diventa critica e allora si dice che, per la sicurezza degli utenti, è meglio chiudere. Ossia: si sottrae gradualmente l’acqua in modo che la pianta, piano piano e senza clamore, appassisca. Poi si lancia l’allarme. Ormai è una tecnica collaudata, che pare funzionare particolarmente bene per l’ospedale di Latisana», dice la presidente del comitato Nascere a Latisana, Renata Zago, anche lei a conoscenza della probabile sospensione della guardia ginecologica.
«Facciamoci però delle domande - aggiunge -. Negli ultimi mesi se ne sono andati ben cinque professionisti dal reparto Ostetricia-Ginecologia: perché non sono stati rimpiazzati mano a mano che venivano a mancare ? Incapacità nella gestione del personale ? Strategia precisa ? Purtroppo - aggiunge Zago - ci risulta l’ipotesi di chiusura di altri reparti (tipo la terapia antalgica): possibile che nessun amministratore dei 13 comuni del distretto sanitario ne abbia sentito accennare?».
Paola Mauro
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