Guerra alle bollette pazze: nato un Comitato di “tecnici”

È nato ufficialmente il comitato “Bollette pazze”. È animato da molti volti noti (l’assessore provinciale Donatorella Gironcoli, il consigliere comunale Stefano Abrami, l’esperto di problematiche dei consumatori Ugo Previti, tanto per citarne alcuni) e da un gruppo agguerrito di esperti e di semplici cittadini. L’obiettivo? Fare chiarezza sulle bollette Eni, sulla loro composizione, sulla motivazione dei salassi che stanno togliendo il sonno a molti goriziani. «Ecco un primo elemento di chiarezza: lo sportello aperto in via Marconi è uno store. Lì si vendono contratti mentre noi chiediamo a Eni l’apertura di uno sportello informativo “vero” in cui il cittadino possa capire perché le bollette sono così care e perché ci sono così tanti misteri sulla quantificazione del consumo presunto», spiega Donatella Gironcoli.
Il comitato ha diffuso anche una nota con le prime notizie utili. «Partiamo dalla bolletta che non tiene conto dell’autolettura inviata dall’utente. In caso di domiciliazione bancaria le soluzioni possibili sono 2: pagare la bolletta ugualmente e attendere il riconoscimento di un credito nella prossima bolletta emessa da Eni; chiedere alla banca di non pagare la bolletta e respingerla, attendere la scadenza della bolletta, contattare Eni (a mezzo chat on line sul sito di Eni), o telefonando al numero verde e chiedere l’emissione di una fattura corretta. In assenza di domiciliazione bancaria - spiega il comitato - le soluzioni possibili sono due: pagare la bolletta ugualmente e attendere il riconoscimento di un credito nella prossima bolletta emessa da Eni; contattare Eni (a mezzo chat on line sul sito di Eni), o telefonando al numero verde e chiedere l'emissione di una fattura corretta». Informazioni vengono date anche relativamente alle bollette “sovrastimate”. «Se l’utente non aveva fatto l’autolettura nei tempi indicati da Eni ma si accorge di una sovrastima dei consumi che supera il valore attuale, deve telefonare al numero 800900700, digitare “4” per problemi legati alla bolletta e poi “3” per la rettifica della bolletta, comunicare l’autovettura attuale del contatore e chiedere la rettifica della stessa».
Infine, la questione (tutt’altro che secondaria) degli avvisi di avvenuta visita di Energy Store Eni. «In questi giorni molti utenti - spiega il comitato - hanno ricevuto la visita di un rappresentante di “Energy Store Eni”, con invito, in caso di assenza, a contattare il negozio di Gorizia, sito in via Marconi 11, per una attività di notifica informativa».
«A questo riguardo, tutti gli utenti devono sapere che non c’è alcun obbligo a sottoscrivere un contratto con Eni per quanto la fornitura di energia elettrica: si tratta esclusivamente di un’offerta commerciale per cambiare contratto ed entrare nel mercato libero».
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