I Balcani fra guerre e confini Due giornate di convegno
“Riflessioni sui confini balcanici: le violenze, i conflitti, le alleanze” dalla Prima guerra mondiale fino ai nostri giorni: è il tema di un convegno articolato in due giornate, domani e venerdì, a Trieste e Capodistria, con la partecipazione di una trentina di studiosi e ricercatori di livello universitario provenienti da vari paesi. Organizzatore è lo storico triestino di lingua slovena Joze Pirjevec, professore dell’Università del Litorale di Capodistria. Nella prima giornata, al Centro culturale Skerk di Ternova, si parlerà dei cambiamenti di frontiera prodotti dalla Grande guerra nella nostra regione, delle motivazioni che hanno spinto l’Italia a prendervi parte e sui successivi aggiustamenti frontalieri fino ai trattati di Osimo. Verranno illustrati i progetti di riforma dell’Austria-Ungheria, le ambizioni relative alla “Grande Serbia”, le discussioni sul ruolo di Trieste sviluppatesi a Londra fra il 1918 e il 1977. All’esame anche questioni locali in parte ancora attuali come il contenzioso sloveno-croato sulla frontiera fra i due Stati. La seconda giornata, all’Università di Capodistria, sposterà l’accento sul periodo fra i due conflitti, sulla seconda guerra mondiale e le conseguenze sui nuovi assetti internazionali e i rapporti statali.
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